La misura sui servizi di consulenza riveste un’importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi dello sviluppo rurale. Tramite essa, infatti, si intende fornire agli agricoltori, silvicoltori, gestori del territorio e imprese rurali un supporto in termini di competenze e conoscenze per migliorare le prestazioni economiche, climatiche e ambientali della propria azienda.

Tuttavia, principalmente causa di alcune complicazioni regolamentari, la misura sta incontrando non poche difficoltà attuative. Un aiuto in tal senso è giunto dal Regolamento (UE) n. 2393/2017 (c.d. Omnibus) che ha eliminato l’obbligo di operare la selezione degli organismi di consulenza secondo le procedure di appalto e di fatto reso possibile l’utilizzo delle opzioni dei costi semplificati. Si tratta di un’opportunità rilevante per il rilancio della misura in considerazione del ruolo svolto dai costi semplificati nello snellimento dei processi amministrativi, nella riduzione degli oneri burocratici, nel contenimento del tasso d’errore e nell’orientamento degli interventi al raggiungimento dei risultati.

Il presente documento intende proporre alle Autorità di Gestione dei PSR (AdG) un costo standard del servizio di consulenza conforme a quanto previsto dall’articolo 67, punto 5 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e valido a livello nazionale. Ciascuna AdG può decidere di adottare o meno tale costo standard, ovvero se effettuare la quantificazione delle spese ammissibili della sottomisura 2.1 del PSR sulla base dei costi reali o se procedere all’elaborazione di un costo standard alternativo, più adatto a particolari caratteristiche strutturali o di mercato osservate in una determinata regione.

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Fonte: Ismea