Le prime stime del Copa e della Cogeca rilasciate oggi per l’UE 28 relative a cereali e semi oleosi mostrano che le superfici investite restano stabili quest’anno, ma i produttori sono colpiti da eventi climatici estremi, prezzi di mercato bassi e costi di produzione alti, che creano incertezza sui dati finali.
Il presidente del gruppo di lavoro “Cereali” Max Schulman ha detto: “Le superfici investite a cereali nel 2018 dovrebbero diminuire dell’1,4% rispetto ai livelli dello scorso anno, raggiungendo i 54,9 milioni di ettari, con un calo della produzione del 2%. Tuttavia, questo dato potrebbe cambiare in maniera significativa, in quanto i produttori di tutta Europa sono stati colpiti da condizioni climatiche avverse: dalla grave siccità in Portogallo e Spagna, alle inondazioni in varie parti del nord Europa”. “L’offerta supera di gran lunga la domanda per il sesto anno consecutivo, facendo scendere i prezzi di mercato al di sotto dei costi di produzione. I costi vanno ridotti e i dazi sulle importazioni di fertilizzanti rimossi”, ha aggiunto Schulman.
Il vicepresidente del gruppo di lavoro “Semi oleosi” del Copa e della Cogeca, Mike Hambly, ha affermato che le superfici dell’UE a 28 destinate alla produzione di semi oleosi quest’anno restano alquanto stabili, registrando un calo dello 0,2%, raggiungendo gli 11,78 milioni di ettari. Tuttavia, i prezzi sono bassi, anche a causa di una copiosa offerta a livello mondiale e di grosse scorte. Il presidente ha esortato la Commissione ad agire il prima possibile, registrando le importazioni di biocarburanti provenienti dall’Argentina e applicandovi dazi compensativi.
“Le superfici investite a colture proteiche restano altresì quasi invariate a 1,1 milioni di ettari, calando dello 0,4%, ma in alcuni paesi vi sono stati dei tagli per via del divieto sull’utilizzo di prodotti fitosanitari sulle aree di interesse ecologico (AIE)”, ha aggiunto Hambly. A fronte del deficit nella fornitura di colture proteiche nell’UE, il presidente ha sostenuto l’iniziativa della Commissione europea di presentare una relazione sulla strategia dell’UE per le colture proteiche entro la fine dell’anno, sottolineandone i chiari benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, di vantaggi per la biodiversità e di miglioramento della qualità del suolo.
Fonte: Copa-Cogeca