La preoccupante situazione economica della produzione del latte bovino in Italia sta stimolando la nascita di aggregazioni spontanee di allevatori animate da uno spirito costruttivo nel trovare una soluzione condivisa dalla politica, dai sindacati e dall’industria lattiero casearia. Riportiamo l’esempio virtuoso di Noisiamovoi Piemonte.
Comunicato Stampa n. 32/2016
Ancora viva è l’umiliazione subita da moltissimi produttori di latte che a marzo 2016 hanno dovuto sottoscrivere accordi unilateralmente proposti dagli industriali piemontesi.
In questi nove mesi, la nostra associazione, i sindacati e moltissime persone hanno dedicato parte del loro tempo a cercare un dialogo costruttivo con gli industriali del latte rappresentati da Assolatte.
Si era arrivati persino ad istituire un tavolo tecnico per cercare di costruire insieme una nuova tabella per il pagamento della qualità del latte piemontese. Dopo due soli incontri il tavolo è stato spazzato via dalla totale chiusura da parte degli industriali.
Il nostro pensiero si riconosce nel Comunicato della Coldiretti Piemonte n.101/2016 in cui ci si auspica che i finanziamenti regionali vengano erogati solo a chi si impegna davvero a privilegiare le produzioni territoriali e, come da comunicato stampa della Cia del 28/11/2016, di non erogare ai caseifici che non garantiscono un prezzo del latte adeguato.
Simulait, il nostro simulatore del prezzo del latte realmente pagato agli allevatori, sta evidenziando da aprile profonde differenze di mancato reddito, determinando la non copertura dei costi di produzione. Si sta portando gli allevatori ad una crisi di liquidità elevata, a tal punto da non sostenere le spese di normale gestione.
La consapevolezza che questi soggetti possano accedere a dei fondi regionali suscita non poca amarezza tra gli allevatori, ed è per questo che il direttivo Noisiamovoi Piemonte chiede alla Regione Piemonte di non erogare finanziamenti a quei caseifici che non garantiscono un prezzo etico e remunerativo del latte.