Nelle stalle per mandrie di grandi dimensioni risulta molto importante l’assetto planimetrico del centro aziendale zootecnico al fine di limitare i tempi di movimentazione di animali, uomini e mezzi, ottimizzare l’occupazione di terreno agricolo, garantire l’adeguata ventilazione naturale dei ricoveri, favorire il convogliamento degli effluenti zootecnici verso i punti di raccolta e stoccaggio, permettere eventuali futuri ampliamenti. Si devono, in particolare, spesso risolvere i problemi di movimentazione degli animali verso la zona di mungitura; in molti casi, infatti, sono necessari attraversamenti delle corsie di foraggiamento e corridoi di smistamento esterni ai ricoveri.

Per mandrie di dimensioni medio-grandi (da 200 a 500 vacche) è necessario ricorrere a soluzioni con due o più fronti mangiatoia, moltiplicando e/o mescolando in modo opportuno i moduli «groppa a groppa» e «testa a testa»; in alternativa è possibile realizzare due o più stalle uguali poste ad adeguata distanza l’una dall’altra.

Gli schemi più comuni sono quelli doppi, con una corsia di foraggiamento centrale e due zone di stabulazione ai lati, oppure con due corsie di foraggiamento poste esternamente e una doppia zona di stabulazione centrale. In altri casi è possibile replicare in senso trasversale il modulo base, ottenendo una successione di unità stalla nella quale la corsia di foraggiamento di un modulo può fungere anche da corsia della paglia per il modulo adiacente.

Di seguito, vengono proposti alcuni dei principali schemi adatti a stalle di grandi dimensioni.

Edificio di stabulazione con edificio secondario di mungitura

Lo schema classico appartenente a questa categoria è costituito da una stalla, del tipo doppio e accorpato, con una corsia centrale di foraggiamento e due zone di stabulazione laterali, ciascuna comprendente una zona di alimentazione e una zona di riposo a cuccette «groppa a groppa» con corsia centrale di smistamento (schema 1). La zona di mungitura, comprendente la sala d’attesa, la sala di mungitura, la sala del latte e i locali accessori, è posta in un corpo separato centrale, perpendicolare al corpo principale.

Schema 1

Schema 1 – Corsia centrale di foraggiamento e due zone di stabulazione laterali a cuccette «groppa a groppa»

Nel complesso, lo schema organizzativo che ne risulta prevede 4 file di cuccette, 4 corsie (2 zone di alimentazione e 2 corsie di smistamento) e 1 corsia di foraggiamento, per una larghezza interna di circa 30 m.

Il collegamento fra la zona di riposo e le altre aree della stalla (alimentazione, eventuale paddock) avviene mediante passaggi trasversali intercalati alle cuccette della larghezza di 1÷1,8 m. La disposizione «groppa a groppa» permette la realizzazione di due zone di riposo tranquille, con ovvi vantaggi per il benessere degli animali.

Il muretto di calcestruzzo che generalmente separa il riposo dall’alimentazione è la collocazione ideale per gli abbeveratoi a vasca, che dovranno essere accessibili soltanto dalla zona di alimentazione.

L’effluente zootecnico prodotto nelle due zone di riposo può essere gestito in modo autonomo, essendo quest’area nettamente distinta dalle altre aree.

Si tratta di una soluzione interessante in particolare per la ridotta distanza dei diversi gruppi di vacche in lattazione dalla zona d’attesa, anche se, per contro, una parte delle bovine deve attraversare la corsia di foraggiamento centrale.

Inoltre, se paragonata ad altre tipologie di stalle per mandrie di grandi dimensioni, non presenta un’eccessiva larghezza del corpo stalla; questo favorisce la ventilazione naturale dell’edificio.

Una variante a questo schema prevede la disposizione delle cuccette «testa a testa»; in questo caso la corsia di smistamento, larga 2,3÷2,5 m, è posta lateralmente e serve una sola fila di cuccette, mentre l’altra fila è servita dalla zona di alimentazione, che funge anche da smistamento.

Due edifici di stabulazione con edificio secondario di mungitura

Si tratta di una stalla, costituita da due edifici uguali destinati alla stabulazione (corpi stalla), posti ad una distanza di circa 15÷20 m, e da un corpo centrale di mungitura, comprendente la sala d’attesa, la sala di mungitura, la sala del latte e i locali accessori. Ogni corpo stalla, del tipo doppio e accorpato, prevede una corsia centrale di foraggiamento e due zone di stabulazione laterali, ciascuna comprendente una zona di alimentazione e una zona di riposo a cuccette «groppa a groppa» con corsia centrale di smistamento. Per ognuna di queste zone di riposo vale quanto già ricordato nello schema precedente.

Nel complesso, lo schema organizzativo che ne risulta prevede 8 file di cuccette, 8 corsie (4 zone di alimentazione e 4 corsie di smistamento) e 2 corsie di foraggiamento, per una larghezza interna di ciascun edificio di circa 30 m.

Questo schema è particolarmente interessante per le stalle di grandi dimensioni, sia per il contenimento della larghezza degli edifici, sia per un’ottima movimentazione degli animali verso la zona di mungitura. Anche in questo schema una parte delle bovine deve attraversare la corsia di foraggiamento centrale.

Con questa soluzione, inoltre, è possibile realizzare inizialmente un solo corpo stalla e il corpo centrale di mungitura e, in un secondo momento, il secondo corpo stalla.

Una variante a questo schema prevede la disposizione delle cuccette «testa a testa»; in questo caso la corsia di smistamento, larga 2,3÷2,5 m, è posta lateralmente e serve una sola fila di cuccette, mentre l’altra fila è servita dalla zona di alimentazione, che funge anche da smistamento.

Edificio unico per stabulazione e mungitura

La stalla è costituita da un edificio unico che prevede due corsie di foraggiamento laterali e due zone di stabulazione speculari poste centralmente; ogni zona di stabulazione è costituita da 3 file di cuccette «testa a testa», da una zona di alimentazione esterna e da una corsia di smistamento interna.

La zona di mungitura si trova ad una testata del corpo stalla, inserita all’interno dello stesso edificio che ospita le zone di stabulazione. Ai due lati della zona di attesa possono essere previste due aree perfettamente speculari destinate alla zona parto e/o isolamento degli animali.

Nel complesso, lo schema organizzativo che ne risulta prevede 6 file di cuccette accoppiate «testa a testa», 4 corsie (2 zone di alimentazione e 2 corsie di smistamento) e 2 corsie di foraggiamento, per una larghezza interna di circa 40 m.

I vantaggi di questo schema consistono principalmente in una semplificazione costruttiva che prevede i due corpi, stalla e mungitura, sotto lo stesso “tetto” e in una movimentazione degli animali, che, anche se non semplificata rispetto agli altri schemi, non presenta l’attraversamento della corsia di foraggiamento.

Per contro, presenta una serie di svantaggi, quali l’eccessiva larghezza dell’edificio con conseguenze negative sulla ventilazione naturale, la collocazione degli abbeveratoi nei passaggi trasversali di collegamento, che appunto per questo motivo risultano particolarmente ampi, e un rapporto squilibrato fra numero di cuccette e posti alla rastrelliera.

Una variante, poco “di moda” e scarsamente utilizzata nelle realizzazioni più recenti, ma in realtà molto più interessante dello schema «testa a testa», è costituita da un edificio unico che prevede due corsie di foraggiamento laterali e due zone di stabulazione speculari poste centralmente; ciascuna comprendente una zona di alimentazione esterna e una zona di riposo a cuccette «groppa a groppa», da una zona di alimentazione esterna e da una corsia di smistamento centrale.

La zona di mungitura, collocata ad una testata del corpo stalla, è inserita all’interno di un corpo secondario più piccolo. Ai due lati della zona di attesa possono essere previste due aree perfettamente speculari destinate alla zona parto e/o isolamento degli animali.

Anche in questo caso valgono le positive valutazioni sulle cuccette «groppa a groppa» fatte in precedenza.

Nel complesso, lo schema organizzativo che ne risulta prevede 4 file di cuccette accoppiate «groppa a groppa», 4 corsie (2 zone di alimentazione e 2 corsie di smistamento) e 2 corsie di foraggiamento, per una larghezza interna di circa 35 m (schema 2).

Schema 2

Schema 2 – Corsie di foraggiamento laterali e due zone di stabulazione laterali a cuccette «groppa a groppa»

Questa variante non presenta l’attraversamento della/e corsia/e di foraggiamento e, inoltre, rispetto allo schema a 6 file «testa a testa» ha un rapporto molto più equilibrato fra numero di cuccette e posti alla rastrelliera e un contenimento della larghezza dell’edificio, molto importante per una corretta ventilazione.