Fra i materiali più comunemente impiegati come superficie di riposo nelle cuccette è possibile distinguere le lettiere organiche, come la paglia, la segatura e la frazione solida separata, le lettiere inorganiche, come la sabbia, e i materiali sintetici, come i tappeti e i materassi.
Di seguito viene fornito un criterio di scelta del materiale da lettiera in base alla tipologia di cuccetta impiegata.
Cuccetta “piena” con materasso
La prima tipologia prevede un pavimento di calcestruzzo in pendenza del 3¸4% verso il bordo posteriore della cuccetta; la pendenza consente lo sgrondo delle urine eventualmente deposte nella parte posteriore della cuccetta e migliora il benessere dell’animale, in quanto la posizione assunta, con la parte anteriore del corpo più in alto, riduce la pressione degli stomaci sul diaframma, agevolando la respirazione e favorendo l’eruttazione dei gas. Questa tipologia di cuccetta prevede l’impiego di materassini sintetici che forniscono una superficie di riposo più confortevole rispetto al nudo pavimento.
Cuccetta a buca con lettiera
La seconda tipologia è rappresentata dalla cosiddetta cuccetta a buca, nella versione realizzata in opera o in quella prefabbricata proposta da molti costruttori. Questo tipo di cuccetta è sostanzialmente costituito da un basamento di calcestruzzo, in genere posto alla stessa quota del pavimento della corsia di smistamento, e da due cordoli di contenimento, uno anteriore più grande (“cuscino”) e uno posteriore più piccolo, posati sul basamento. La buca che si forma fra i due cordoli, che rappresenta lo spazio destinato al riposo dell’animale, viene riempita con materiali diversi (sabbia, terra) e il “fondo” così realizzato viene poi ricoperto di lettiera (paglia, sabbia, segatura, frazione solida stabilizzata, ecc.), in modo da fornire all’animale un materasso morbido e resistente. Per mantenere a lungo le caratteristiche desiderate è sufficiente una periodica aggiunta di lettiera per sostituire quella rimossa dall’animale.
Paglia
La lettiera di paglia rappresenta la migliore soluzione per le cuccette a “buca”; deve essere distribuita in un quantitativo giornaliero di circa 2÷3 kg per capo, per uno spessore consigliato del letto di 0,15÷0,2 m e con una frequenza di distribuzione di 2÷3 volte alla settimana.
Per singola cuccetta è possibile stimare un consumo medio annuo per cuccetta di circa 600 kg per la paglia trinciata e 800 kg per la paglia lunga.
Tabella 1 – Vantaggi e svantaggi della lettiera di paglia in cuccette a “buca”
“Separato”
La frazione solida palabile ottenuta dal trattamento di separazione può essere utilizzata nelle cuccette a “buca” come materiale da lettiera alternativo alla paglia, a patto che venga sottoposto preventivamente a un processo di compostaggio e parziale essiccazione, con l’effetto positivo di ridurre la carica microbica, migliorandone le caratteristiche di igienicità. Nelle stalle che non “compostano” la frazione solida separata, invece, è diffuso l’impiego di additivi finalizzati a limitare lo sviluppo di patogeni nella lettiera.
La frazione solida stabilizzata può essere distribuita in un quantitativo giornaliero di circa 3,5÷4,5 kg/capo, per uno spessore consigliato del letto di 0,15÷0,2 m e con una frequenza di distribuzione pari a una volta alla settimana.
Tabella 2 – Vantaggi e svantaggi della lettiera di frazione solida separata in cuccette a “buca”
Sabbia
Fra i materiali inorganici la sabbia rappresenta sicuramente quello maggiormente utilizzato, soprattutto negli Stati Uniti. La sabbia può essere distribuita in un quantitativo giornaliero di circa 4,5÷5,5 kg/capo, per uno spessore consigliato di 0,1÷0,2 m e con una frequenza di distribuzione di una volta ogni 10÷15 giorni.
Tabella 3 – Vantaggi e svantaggi della lettiera di sabbia in cuccette a “buca”
Materasso sintetico
Nelle soluzioni più recenti proposte sul mercato si è posta particolare attenzione al comfort dell’animale, prevedendo superfici resistenti, ma morbide, anche al fine di limitare le lesioni agli arti degli animali.
Nella scelta dei materiali da utilizzare occorre evitare, se possibile, sia i tappetini monostrato, sia i materassi particolarmente duri, perché causano un aumento delle lesioni agli arti. Secondo alcune prove sperimentali negli animali che riposano su questi materiali sembrerebbero molto evidenti le zone senza peli, le croste e le ferite aperte delle articolazioni tarsali. Sconsigliabile anche l’utilizzo di materassi eccessivamente morbidi, e spesso poco resistenti, come alcuni modelli di materassi a “salsicciotto”, perché possono essere facilmente soggetti a rotture con rapido deperimento dei materiali interni, con necessità di sostituzione anticipata dei materassi e con un pericoloso aumento delle problematiche igienico-sanitarie.
In conclusione, l’utilizzo di alcuni modelli di materassini sintetici rappresenta sicuramente una valida alternativa alla paglia nei casi in cui non si vogliano utilizzare materiali da lettiera e si preferisca movimentare e stoccare deiezioni fluide, anziché letame. L’uso di questi materiali, comunque, presenta alcuni svantaggi, fra i quali una maggiore frequenza delle lesioni agli arti; sono necessarie, inoltre, alcune verifiche in merito alla durata dei materiali utilizzati, garantiti generalmente per 5÷10 anni, e agli eventuali problemi igienico-sanitari legati allo stato di pulizia degli animali.
Sui materassi sintetici si consiglia l’aggiunta 1÷3 volte alla settimana di un leggero strato di lettiera (generalmente segatura o paglia trinciata), in questo modo la superficie della cuccetta si mantiene più asciutta e più pulita con un aumento dei tempi di riposo e una riduzione delle lesioni agli arti.
Tabella 4 – Vantaggi e svantaggi del materasso sintetico in cuccette “piene”
Foto 1 – Cuccetta “piena” con materasso sintetico e paglia
Foto 2 – Cuccetta a “buca” con abbondante lettiera di paglia