La zona di mungitura è l’insieme delle aree destinate al processo di mungitura delle lattifere nelle stalle a stabulazione libera.

Per giustificare la grande importanza che la zona di mungitura riveste nell’ambito di una stalla a stabulazione libera basterebbe ricordare che in essa si svolge, per alcune ore al giorno e durante tutto l’anno, il lavoro più impegnativo fra quelli necessari in un allevamento da latte. Inoltre, dalla progettazione e conduzione di tale zona dipendono in modo considerevole la qualità e quantità del latte prodotto, nonché la qualità del lavoro umano.

Anche dal punto di vista economico il corpo mungitura ha grande importanza, sia perché la sua concezione influisce in modo determinante sulla produttività del lavoro e, quindi, sul costo della manodopera, sia perché il suo costo di costruzione costituisce una percentuale considerevole del costo complessivo di una stalla libera.

Nella progettazione di una zona di mungitura si devono tenere sempre presenti le seguenti fondamentali finalità:

  • consentire la raccolta della massima quantità di latte possibile compatibilmente con le potenzialità produttive degli animali ospitati;
  • consentire la raccolta di un latte di qualità dal punto di vista igienico-sanitario senza apportare alterazioni alle sue caratteristiche chimico-fisiche;
  • preservare la salute degli animali favorendone il controllo da parte degli addetti;
  • limitare i tempi di lavoro, l’affaticamento fisico e ambientale (temperatura, umidità relativa, correnti d’aria, rumorosità, illuminazione) e i pericoli d’infortuni a carico dei mungitori;
  • limitare il quantitativo di reflui prodotti durante le operazioni di mungitura e di successiva pulizia, ottimizzandone, al tempo stesso, la destinazione e l’impiego.

La zona di mungitura è costituita da una serie di locali o aree, alcuni dei quali sono sempre presenti (sala di mungitura e sala del latte), mentre altri sono più o meno facoltativi (zona d’attesa, locale macchine, locale ufficio, locale servizi igienici) in dipendenza dalla diversa organizzazione aziendale, nonché dal tipo di stalla e dalla consistenza della mandria.

Sala/zona d’attesa

La sala d’attesa è il locale che deve ospitare gli animali in attesa della mungitura e, quindi, la sua ubicazione sarà sempre in prossimità della sala di mungitura. In molti casi, più che di sala, è corretto parlare di zona d’attesa, in quanto gli elementi di separazione dalle aree adiacenti sono costituiti da semplici transenne e cancelli (Foto 1 – Zona d’attesa con pavimento pieno di calcestruzzo e sovrastante gomma sintetica).

In alcune tipologie di stalla è possibile eliminare o ridurre l’area specificatamente adibita all’attesa degli animali, sfruttando, per tale scopo, porzioni di altre zone della stalla (zona di alimentazione, corsia di smistamento).

Grande importanza riveste la collocazione dell’area d’attesa rispetto alla sala di mungitura. In effetti è stato più volte rimarcato come sia importante, ai fini di una migliore e più veloce movimentazione degli animali in ingresso alla sala, dislocare l’area di attesa sul prolungamento dell’asse maggiore della sala di mungitura. L’accesso degli animali alle poste di mungitura è ulteriormente agevolato da:

  • la predisposizione del pavimento dell’area di attesa in salita verso l’ingresso della sala di mungitura;
  • l’eliminazione di gradini in prossimità dell’ingresso alla sala di mungitura.

Nel caso in cui la sala d’attesa sia separata, mediante pareti e relativi portoni, dalle zone di stabulazione degli animali, è conveniente non predisporre alcuna parete divisoria fra l’attesa stessa e la sala di mungitura. Invece, se la zona d’attesa è ricavata all’interno del corpo stalla ed è separata dalle zone di stabulazione solamente mediante transenne e cancelli, si deve realizzare una parete divisoria fra attesa e mungitura, prevedendo portoni e/o porte per l’ingresso e l’uscita degli animali.

Il dimensionamento teorico dell’area di attesa si basa sul numero di animali che possono essere munti in circa un’ora e dipende, quindi, dal tipo di sala e dal tipo d’impianto di mungitura adottati; tuttavia, in molti casi il dimensionamento è fatto in base alla numerosità dei gruppi di produzione nei quali è suddivisa la mandria.

La superficie unitaria, con riferimento alle vacche da ospitare contemporaneamente nella zona d’attesa, varia da 1,1 a 1,3 m2. Più aumenta la dimensione del gruppo di animali da mungere più cala la superficie da assegnare ad ogni vacca; indicativamente è possibile considerare:

  • 1,3 m2 fino a 50 vacche;
  • 1,2 m2 da 51 a 100 vacche;
  • 1,1 m2 oltre le 100 vacche.

La tendenza è quella di limitare la superficie della zona d’attesa allo scopo di diminuire la quantità di reflui prodotti (deiezioni deposte e acque di lavaggio). Per la stessa ragione sono da evitarsi le tipologie di zona d’attesa che prevedono il lavaggio delle mammelle mediante irroratori a pavimento, come pure le attese a vasca abbondantemente riempite di acqua per il lavaggio e la disinfezione dei piedi degli animali.

La pavimentazione della sala d’attesa è costituita da uno o più piani inclinati con pendenza del 5¸10% verso i punti di raccolta e viene realizzata con materiali antisdrucciolevoli, resistenti alla corrosione, ma anche facilmente pulibili; fra questi si possono ricordare:

  • il porfido in lastre piane irregolari, posate ad opus incertum;
  • il grès in piastrelle con superficie antisdrucciolo a rilievi;
  • la malta di resine epossidiche e quarzo con finitura antisdrucciolo e antiusura.

In alternativa, può essere realizzata con pavimento di calcestruzzo armato pieno o fessurato. Sopra questo tipo di pavimento, per migliorare il benessere degli animali e ridurre le lesioni ai piedi, è possibile utilizzare dei materiali sintetici (gomma) di varia foggia appostamente fabbricati da ditte specializzate.

Anche le pareti devono permettere un’agevole pulizia e, quindi, devono essere protette da un rivestimento lavabile fino ad un’altezza minima di 1,6 m.

Infine, si ricorda che nella zona di attesa possono essere installati dispositivi, detti spingivacche, atti ad accelerare l’avanzamento degli animali verso la sala di mungitura.

Sala latte

La sala latte è il locale adibito alla raccolta del latte proveniente dalla sala di mungitura; in esso trovano posto la parte finale della linea del latte dell’impianto, le attrezzature accessorie atte allo stoccaggio del prodotto e al suo condizionamento (gruppo d’imbidonamento, bidoni, vasca di refrigerazione o di raffreddamento) e il programmatore di lavaggio dell’impianto. Nella sala del latte può essere ubicato anche il gruppo terminale dell’impianto, nel caso in cui non ne sia prevista l’installazione in sala di mungitura, alla testata della fossa del mungitore.

Esempio di buca del mungitore allo stesso livello della sala latte

La sala del latte, così come la sala di mungitura, deve essere adeguatamente separata dalle possibili fonti di contaminazione, quali gabinetti o depositi di deiezioni (concimaie, vasche liquami).

Il locale deve essere ubicato il più vicino possibile alla sala di mungitura, in modo da limitare i percorsi del lattodotto. Le possibili dislocazioni sono 2: a fianco della sala di mungitura o in testa alla sala di mungitura.

La sala del latte deve essere dotata di idoneo impianto di refrigerazione del latte, deve essere opportunamente protetta dai parassiti (insetti, roditori, uccelli) e deve essere separata dai locali di stabulazione degli animali; la protezione dai parassiti può essere ottenuta predisponendo zanzariere alle finestre e prevedendo porte perfettamente chiudibili.

In considerazione dei requisiti igienici richiesti in tale ambiente, è necessario prevedere un rivestimento delle pareti lavabile e di colore chiaro fino ad un’altezza minima di 1,6 m; anche la pavimentazione, realizzata in pendenza verso un pozzetto di scarico, deve presentare un rivestimento facilmente pulibile.

Devono essere garantite le esigenze di illuminazione e di buona ventilazione del locale; inoltre, nei climi freddi, è consigliabile l’installazione di un impianto per il riscaldamento artificiale dell’ambiente.

La porta esterna di accesso alla sala del latte deve avere una larghezza minima di 2 m e un’altezza minima di 2 m. Molto importante la predisposizione di un idoneo piazzale, all’esterno della latteria, per la movimentazione dei veicoli adibiti al carico e trasporto del latte.

Nelle sale di mungitura di dimensioni medio-grandi, nelle quali i percorsi degli addetti non incrociano i percorsi degli animali, è possibile collocare il pavimento della buca del mungitore allo stesso livello della pavimentazione della sala latte, sopraelevando le poste di mungitura; il livello del piano delle poste viene, in questo caso, raccordato con la pavimentazione delle altre aree della stalla mediante piani inclinati con pendenza massima del 10% e con superficie antiscivolo. Questa soluzione permette sicuramente un lavoro più agevole dei mungitori.

Nel dimensionare la sala del latte si devono considerare gli ingombri delle attrezzature e degli impianti previsti. A tale proposito, risulta molto importante la modalità di stoccaggio temporaneo del latte: nel caso di raccolta tradizionale in bidoni si deve prevedere una superficie sufficiente alla posa e alla movimentazione del numero di bidoni necessari; se l’allevamento, invece, effettua la raccolta in vasca di refrigerazione (o di raffreddamento), si dovrà tenere conto dell’ingombro del serbatoio previsto. Di norma, comunque, sono sufficienti superfici comprese fra un minimo di 20 e un massimo di 40 m2.

Esempio di vasca di refrigerazione

Altri locali

Nel locale motori viene ospitata la pompa (o le pompe) del vuoto dell’impianto di mungitura; considerando la notevole rumorosità e il calore prodotto durante il funzionamento della pompa, è buona norma prevedere l’isolamento acustico del locale e un’adeguata superficie finestrata per la ventilazione. La pompa del vuoto può essere installata anche all’esterno dell’edificio, opportunamente protetta da una tettoia e da eventuali muretti. Nel caso in cui sia previsto il serbatoio di refrigerazione del latte, è consigliabile installarne il gruppo motocompressore nel locale macchine, unitamente all’eventuale impianto per il recupero del calore.

Questo locale deve essere realizzato in adiacenza alla sala di mungitura e alla sala del latte, in modo da limitare la lunghezza delle canalizzazioni. Il dimensionamento del locale macchine deve considerare l’ingombro delle attrezzature previste e la loro facile accessibilità per le operazioni di manutenzione.

Il locale ufficio è destinato ad ospitare l’elaboratore elettronico nel caso, ormai molto frequente, di asservimento del razionamento alimentare e del controllo delle produzioni di latte ad un sistema computerizzato. Inoltre, in tale ambiente potrà essere archiviato il materiale cartaceo relativo alla gestione riproduttiva della mandria e alla situazione sanitaria. Il dimensionamento minimo deve tenere conto dell’ingombro di almeno una scrivania e di uno scaffale per l’archiviazione di documenti (indicativamente 6¸10 m2).

Infine, in molti casi è necessario prevedere un locale adibito a spogliatoio e dotato dei servizi igienici indispensabili (lavabo, piatto doccia e vaso a sedere o alla turca), in particolare quando la stalla è lontana dall’abitazione. Il locale, per motivi igienici, non deve avere l’accesso dalla sala del latte, ma direttamente dall’esterno, oppure da un altro locale.