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Mercato nazionale alla produzione

 Il punto sul mercato

La commercializzazione del Pecorino Romano Dop nel corso del mese di febbraio ha mostrato listini medi flessivi, peraltro già evidenziati nel mese precedente. Per la tipologia destinata all’estero le diminuzioni dei listini si presentano di diversa entità a seconda dei centri di scambio. Sulla piazza di Cagliari da inizio anno i prezzi hanno ceduto di 60 centesimi al chilo, mentre a Sassari avendo un prezzo di partenza inferiore riesce a contenere le perdite intorno ai 26 centesimi al chilo. Da segnalare, in controtendenza rispetto all’andamento registrato nell’ultimo periodo, lievi adeguamenti al rialzo sul centro di scambio di Macomer, dove pur con la segnalazione di scambi calmi, ha recuperato 10 centesimi rispetto ai precedenti valori. Dopo un lungo periodo di stabilità nelle quotazioni, viene contagiata dai ribassi anche la produzione destinata al mercato interno con cali nei prezzi concentrati soprattutto a inizio anno, poi stabilizzati nel mese corrente. Comunque, per quest’ultima, nonostante tali contrazioni i prezzi raggiunti risultano ancora soddisfacenti se confrontati con i valori toccati lo scorso anno. Per ciò che concerne la materia prima l’apertura della campagna del latte ovino nelle principali aree produttive del centro Italia ha evidenziato recuperi nelle quotazioni. Nell’areale toscano il prezzo del latte pagato agli allevatori ha mostrato i maggiori recuperi (+11% variazione tendenziale). Situazione analoga quella mostrata in Sicilia dove si sono registrati incrementi dei prezzi della nuova campagna, legati non solo alla minore produzione registrata nel periodo, ma soprattutto alla vivacità della domanda. In Sardegna, invece si assiste ad una involuzione delle quotazioni, con un latte pagato mediamente a 0.85 euro al litro mostrando su base annua perdite pari al 13%, con un prezzo che di fatto eguaglia quello di due anni fa.

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Prezzi medi per varietà

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Prezzi medi per piazza

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Fonte: Ismea