Mercato nazionale alla produzione

Il punto sul mercato

Per il Pecorino Romano permangono i segnali di sofferenza, con quotazioni che attualmente hanno raggiunto una certa stabilità, dopo una costante flessione nei prezzi iniziata nel 2016 e protratta per tutto il primo semestre 2017. Su base mensile la produzione destinata al mercato estero segna una leggera ripresa, ma appare ancora evidente il divario negativo con i listini dello scorso anno. Alla stessa stregua anche gli altri prodotti caseari a base di latte ovino mostrano una sostanziale tenuta rispetto ai valori raggiunti un mese fa, ma su base tendenziale le variazioni rimangono tutte su terreno negativo, riconducibili ad una situazione di generale pesantezza del settore. Significativi i ribassi per il Fiore Sardo (-18,4%) variazioni meno evidenti, ma pur sempre negative, per la ricotta e la Caciotta ovina. Per ciò che concerne la materia prima, i prezzi del latte ovino nelle principali aree produttive hanno protratto anche negli ultimi mesi l’andamento flessivo dei listini, ampliando il gap negativo rispetto ai valori dello scorso anno. Nel Lazio il prezzo del latte pagato agli allevatori è passato da 86,5 €/Hl dello scorso anno a 82,5 €/Hl. Alla stessa stregua i listini del latte ovino toscano, che hanno ceduto solo nell’ultimo trimestre quasi 2 euro a ettolitro. I valori più bassi vengono toccati dalla Sardegna, dove il latte pagato agli allevatori è pari a 57,5 €/Hl, mentre lo scorso anno si raggiungevano gli 80 €/Hl.

Prezzi medi per varietà

Prezzi medi per piazza

Fonte: Ismea