Latte e derivati ovicaprini – News mercati dal 10 al 16 ottobre 2016

La campagna del latte ovino nelle principali aree produttive del centro Italia ha evidenziato, nel corso del mese di settembre, diffuse flessioni dei listini. Nell’areale toscano il prezzo del latte pagato agli allevatori ha toccato i 92,50 €/HL, portando su terreno negativo la variazione rispetto ai valori dello scorso anno. Alla stessa stregua i listini del latte ovino laziale, che hanno ceduto nel medesimo periodo ben 2 centesimi al litro rispetto ai precedenti valori passando a 80,50 €/HL. Situazione analoga quella mostrata in Sicilia, dove si sono avute erosioni dei prezzi dalla materia prima generate da un sostanziale calo della domanda; negativo il confronto su base annua. Anche nell’areale sardo l’andamento mercantile si è rivelato negativo, sia per quanto riguarda le quotazioni raggiunte sia per gli scambi all’origine verso le industrie. I listini prima della chiusura della campagna si sono collocati nettamente al di sotto rispetto a quelli dello scorso anno (82,50 €/HL prezzo di luglio 2016), risentendo di fatto degli effetti negativi legati all’andamento dei prezzi del Pecorino Romano Dop. Per il Romano infatti, permangono i segnali di difficoltà già evidenziati nel corso di tutto il 2016. Nell’ultimo mese analizzato si rilevano ulteriori flessioni, sia per il prodotto destinato al mercato interno, sia per quello avviato all’estero. I listini del Romano per l’export hanno mostrato ribassi particolarmente significativi, evidenziando nell’ultima  settimana una variazione tendenziale negativa pari al 35,8%. L’andamento delle vendite di formaggio pecorino all’estero infatti, hanno mostrato una sostanziale battuta d’arresto a causa dalla diminuzione della domanda di tutti i principali importatori e dal mercato statunitense, che assorbe più della metà del pecorino italiano destinato oltre confine. Anche per il Romano commercializzato a livello nazionale le dinamiche mercantili evidenziano ribassi nei listini su tutti i centri di scambio. Considerando gli altri trasformati a base di latte ovino, nell’ultimo mese si sono avuti andamenti abbastanza omogenei tra i principali prodotti monitorati, in una situazione di generale pesantezza per il settore.