La raccolta di latte bovino UE è aumentata dell’1,7% nel luglio del 2017 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con 219 000 t in più di latte (principalmente in IE, IT e PL). Le consegne di latte totali nei primi 7 mesi del 2017 sono tuttavia inferiori dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel periodo gennaio-luglio è stata segnalata una riduzione della produzione UE di SMP (-9,3%), burro (-5,5%) e latte alimentare (-2,1%). Al contrario  si è verificata una  crescita nella produzione di crema (+2,9%), formaggio (+ 1,4%), latte fermentato (+ 1,3%), latte concentrato (+ 1,2% ) e WMP (+ 0,6%).

La media ponderata del prezzo del latte alla stalla dell’UE è aumentata nel luglio 2017 del 3,4%, raggiungendo i 34,2 c/kg. Questo prezzo è superiore del 33% rispetto a quello del luglio 2016 ed è superiore del 7% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Le stime per il mese di agosto indicano un ulteriore aumento.

I prezzi sui mercati del latte spot sono diminuiti nelle ultime settimane. In Italia, il prezzo del latte spot è diminuito tra le settimane 34 e 38 del 2017 dell’1,8% (da 44,8 a 44,0 c/kg), con un incremento del 13% rispetto allo scorso anno. Nei Paesi Bassi il prezzo del latte spot è diminuito tra le settimane 34 e 38 dell’8,8% (da 45,5 a 41,5 c/kg), raggiungendo un prezzo che è superiore dell’11% rispetto alla stessa settimana del 2016.

I prezzi medi dei prodotti lattiero-caseari dell’UE hanno mostrato tendenze diverse nello scorso mese: mentre i prezzi di burro (+ 5,0%), cheddar (+ 1,8%), gouda (+ 1,4%) ed emmentali (+6,5) 3,6%) sono aumentati, quelli di WMP (-1,6%) e polvere di siero (-9,0%) sono diminuiti. Il prezzo dell’Edam è invece rimasto stabile.

Sul mercato mondiale, il prezzo del burro ha subito un ulteriore aumento nelle ultime 2 settimane, quando espresso in $ US, nell’UE (+ 7,8%) ed in Oceania (+ 2,1%), mentre è diminuito negli Stati Uniti (-5,5%). Il prezzo del cheddar degli Stati Uniti è invece aumentato del 6,0%. A causa dell’euro più forte, le merci dell’UE sono le più costose sui mercati mondiali, mentre gli Stati Uniti sono la regione più competitiva per burro, SMP e cheddar e l’Oceania per la WMP.

Le esportazioni dell’UE nei primi sette mesi del 2017 sono aumentate in volume per SMP (+ 39,4%), latte condensato (+ 17,0%), formaggi (+ 7,3%), polvere di siero (+ 1,6%) e WMP (+ 1,0%). Al contrario, è stato osservato un andamento negativo per burro (-15,9%) e butteroil (-25,0%). Le esportazioni totali dell’UE nel periodo gennaio-luglio 201, espresse in equivalente latte, sono state superiori del 7,8% rispetto al livello dello scorso anno, mentre il valore di queste esportazioni è aumentato del 22,2%.

L’UE ha incrementato le esportazioni di formaggi nelle sue 10 destinazioni top ad esclusione degli Stati Uniti, dell’Arabia Saudita (-1%) e dell’Algeria (-27%). Fino al luglio 2017, gli Stati Uniti sono stati la destinazione principale per il formaggio UE con il 27% delle spedizioni provenienti dall’Italia. Il Giappone è il secondo in classifica con un incremento del 31% rispetto allo scorso anno, seguito da Svizzera (+ 6%) e Corea del Sud (+ 28%). Il Cile ha aumentato i suoi volumi del 149% (principalmente da DE e NL).

Le esportazioni di burro dell’UE sono diminuite del 16% nel periodo gennaio-luglio del 2017. Gli Stati Uniti sono al primo posto nella classifica con un aumento del 56% (71% da IE), seguiti da Arabia Saudita (37% da DK) e Iran (+ 53% principalmente da NL e IE). Le esportazioni di burro dell’UE sono aumentate notevolmente anche in Australia, mentre sono diminuite in Arabia Saudita (-55%) e in Giappone (-34%).

L’Algeria è stata la principale destinazione per le esportazioni EU di latte in polvere per i primi 7 mesi del 2017. SMP (+50%; principalmente da FR, PL e BE) e WMP hanno registrato infatti un aumento percentuale a 3 cifre (49% dalla NL). La Cina è anch’essa un importatore molto dinamico di SMP dall’UE (principalmente DE) con un aumento del 72%, seguita dall’Indonesia con un aumento del 48% (principalmente da BE). Il Messico sta mostrando un aumento percentuale a 3 cifre (con ES come esportatore principale), ma Malesia (+173%) e Vietnam (+132%) stanno anche loro aumentando significativamente le importazioni di SMP dall’EU. Per quanto riguarda la WMP dell’UE, Oman (-33%), Cina (+36%) e Nigeria (+26%) sono gli altri mercati principali.

Nei primi 7 mesi del 2017 la NZ ha registrato un aumento delle esportazioni di WMP (+3%) e formaggio (+2%), mentre sono diminuite le esportazioni di SMP (-10%) e burro (-8%). Nello stesso periodo, gli USA hanno aumentato notevolmente le esportazioni delle loro due principali materie prime scambiate, SMP (+ 15%) e formaggio (+ 22%), mentre le esportazioni di burro americane sono state anche loro al di sopra dei livelli dello scorso anno (+ 4%). Al contrario, le esportazioni USA di WMP sono diminuite del 19% e i volumi sono stati molto più bassi.

Dal lato della domanda, la Cina ha migliorato le sue importazioni nei primi sette mesi del 2017, rispetto al 2016, in termini di volume per la SMP (+25% con il Messico comunque al primo posto in volume), per il formaggio (+ 21% ), per il burro (+ 7%) e per la polvere di siero (+ 11%). A luglio 2017, l’Australia ha registrato un aumento significativo delle importazioni di burro (+ 29%), mentre gli USA hanno subito una diminuzione delle importazioni di burro del 16%. Dopo la Cina, la Russia (+ 27%) è rimasta al secondo della classifica dei principali importatori di burro del mondo, seguita da Messico, Giappone e Russia. Gli Stati Uniti (con il 70% di origine UE) guidano la classifica degli importatori di formaggi a luglio 2017 pur registrando un calo dei volumi (-11%) rispetto allo scorso anno, seguiti da Corea del Sud (+ 21%) e Australia (+ 23%). Il Messico è il primo importatore di SMP del mondo, seguito dalla Cina, mentre l’Algeria ha registrato un aumento del 52% quest’anno.

La produzione di latte in NZ è aumentata del 7,4% a luglio 2017 rispetto ai livelli rilevati nello stesso mese del 2016. Per i primi 2 mesi della stagione 2017-18 (da giugno 2017 a maggio 2018) le consegne di latte sono aumentate del 12,7%. Il prezzo del latte espresso in c/Kg è diminuito leggermente a luglio 2017 (-0.7%) fino a raggiungere i 34.0 c/kg, pur rimanendo superiore del 31% rispetto ai livelli del luglio 2016.

La produzione di latte in Australia a luglio del 2017, primo mese della stagione 2017/18, è aumentata del 2,7% rispetto ai livelli registrati a luglio 2016.

La produzione di latte negli Stati Uniti è aumentata dell’1.8% a luglio 2017, con un aumento cumulato dell’1,5% nel 2017. A luglio 2017, il prezzo del latte in USA ha raggiunto i 34.3 c/kg (-7.3% se comparato a giugno 2017). Questo prezzo è superiore del 2,3% rispetto a quello rilevato a luglio 2016.

Fonte: Milk Market Observatory