La raccolta del latte bovino dell’UE è aumentata dell’1,6% nel mese di giugno 2017 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, portando ad un aumento della produzione di latte di 214 000 t (principalmente in PL, IT e IE). Le consegne totali di latte nei primi sei mesi del 2017 sono state tuttavia inferiori dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. E’ stata segnalata una diminuzione della produzione dell’UE, per il periodo compreso tra gennaio e giugno, per SMP (-10,4%), burro (-6,0%) e latte alimentare (-2,3%), mentre è stata registrata una crescita del 2,9% per la crema, + 1,2% per il formaggio, + 1,0% per la WMP, + 1,0% per il latte fermentato e + 0,4% per il latte concentrato.

Il prezzo medio del latte alla stalla ponderato dell’UE è aumentato a giugno del 2017 dello 0,5% fino a raggiungere i 33,23 c/kg. Questo prezzo è superiore del 29% rispetto a quello registrato nel mese di giugno 2016 e del 3,6% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Le stime per luglio puntano ad un ulteriore aumento.

I prezzi sui mercati del latte spot sono aumentati nelle ultime settimane. In Italia, il prezzo del latte spot è aumentato tra le settimane 30 e 34 del 2017 del 4,2% (da 43,0 a 44,8 c/kg), con un incremento del 28% rispetto ai livelli dello scorso anno. Nei Paesi Bassi il prezzo del latte spot è aumentato tra le settimane 30 e 34 del 9,9% (da 40,5 a 44,5 c/kg), arrivando ad un prezzo superiore del 39% rispetto alla stessa settimana del 2016.

I prezzi medi dei prodotti lattiero – caseari dell’UE  sono aumentati durante lo scorso mese per burro (+ 5,9%), WMP (+ 1,9%), edam (+ 1,9%) e gouda (+ 2,3%). Al contrario, i prezzi di SMP (-3,2%) e polvere di siero (-7,3%) sono scesi mentre il cheddar è rimasto stabile.

Sul mercato mondiale, il prezzo del burro ha subito un ulteriore aumento nelle ultime 2 settimane quando espresso in $ US nella UE (+ 2,7%) ed in Oceania (+ 3,3%), mentre è diminuito negli Stati Uniti (-1,8%). Il prezzo della WMP USA è aumentato del 5%. Nell’Unione Europea le materie prime sono le più costose sui mercati mondiali, mentre gli Stati Uniti sono la regione più competitiva per burro, SMP e cheddar; l’Oceania per la WMP.

Le esportazioni dell’UE nei primi sei mesi del 2017 sono superiori ai livelli dello scorso anno nel caso di SMP (+ 35,2%), latte condensato (+ 14,6%), formaggi (+ 7,6%), siero di latte in polvere (+ 4,8%) e WMP (+ 1,4%). Al contrario, è stato osservato un calo per burro (-1,7,8%) e butteroil (-24,3%). Il totale delle esportazioni dell’UE nel periodo gennaio-giugno 2017, espresso in equivalente latte, è stato superiore del 7,1% rispetto ai livelli dello scorso anno mentre il valore di queste esportazioni è aumentato del 21,7%.

L’UE ha aumentato le esportazioni di formaggi nelle 10 destinazioni principali ad eccezione Stati Uniti, Arabia Saudita e Algeria (- 31%). Fino al giugno 2017, gli Stati Uniti sono stati lo sbocco principale per l’export di formaggi UE, con il 27% delle spedizioni provenienti dall’IT. Il Giappone è il secondo in classifica con un aumento del 32% rispetto allo scorso anno, seguito da Svizzera (+ 7%) e Corea del Sud (+ 31%). Il Cile sta mostrando un aumento percentuale a tre cifre delle importazioni di formaggi UE (principalmente da DE e NL).

Stati Uniti, l’Iran e l’Arabia Saudita sono state le destinazioni principali per il burro UE nel periodo gennaio-giugno
2017, con un incremento a due cifre per gli Stati Uniti (+ 51%) e per l’Iran (+ 44%). Le esportazioni di burro dell’UE sono aumentate notevolmente anche in Australia mentre sono diminuite in Arabia Saudita (- 58%) e Giappone (-40%).

L’Algeria è stata la destinazione principale per le esportazioni di polveri UE nei primi 6 mesi del 2017: SMP (+ 50%; principalmente da FR, PL, BE) e WMP con un aumento percentuale a tre cifre (48% da NL). Anche la Cina è un importatore molto dinamico di SMP UE (principalmente DE), con un aumento del 67%, seguita dall’Indonesia (+ 47%). Il Messico sta mostrando un aumento percentuale a tre cifre (con ES come principale esportatore). Anche Malesia (+ 144%) e Vietnam (+ 127%) hanno aumentato significativamente le importazioni di SMP dall’UE. Per quanto riguarda la WMP dell’UE, l’Oman (-34%), la Cina (+ 44%) e la Nigeria (+ 17%) sono gli altri principali mercati.

Nei primi sei mesi del 2017 in NZ sono aumentate leggermente le esportazioni di WMP (+ 1%), mentre sono diminuite le esportazioni di SMP (-13%), burro (-10%) e formaggio (-2%). Nello stesso periodo, gli Stati Uniti hanno migliorato notevolmente le esportazioni dei loro due principali prodotti commerciabili: SMP (+ 20%) e formaggio (+ 23%). Al contrario, le esportazioni di burro US sono state inferiori del 2% rispetto allo scorso anno e la WMP è diminuita del 20%.

Dal lato della domanda, la Cina ha migliorato le importazioni nella prima metà del 2017, rispetto al 2016, in termini di volume per SMP (+16%) (il Messico è comunque al primo posto posto in termini di volumi), formaggio (+ 29%), burro (+ 7%) e siero di latte in polvere (+ 13%). A giugno 2017 l’Australia ha mostrato un aumento significativo delle importazioni di burro (+ 37%), mentre gli USA hanno diminuito le loro importazioni del 21%. Dopo la Cina, la Russia (+ 21%) è rimasta il secondo importatore principale di burro del mondo. Giappone e Stati Uniti (con il 72% con origine dall’UE) guidano la classifica degli importatori di formaggi a giugno 2017, anche se gli Stati Uniti hanno avuto una diminuzione dei volumi (-11%) rispetto allo scorso anno, seguiti da Russia e Corea del Sud (+ 25%). Il Messico è il primo importatore di SMP al mondo, seguito dalla Cina, mentre l’Algeria ha registrato un aumento del 52% quest’anno.

La NZ ha iniziato la stagione 2017/18 (giugno 2017) con un aumento significativo dei volumi di latte (+21,2%). Il prezzo del latte in NZ espresso in c/kg è aumentato nel giugno 2017 del 7,5% fino a raggiungere i 34,2 c/kg, con un aumento del 49% rispetto a giugno 2016.

La produzione latte in Australia nel giugno 2017 (ultimo mese della stagione 2016-17) è aumentata del 2,2% rispetto a giugno 2016. La stagione si è conclusa con una diminuzione del 6,9% rispetto allo scorso anno.

La produzione di latte negli Stati Uniti è aumentata dell’1,6% nel giugno 2017, con un aumento cumulato dell’1,4% nel 2017. A giugno 2017, il prezzo del latte statunitense è stato riportato a 37,0 c/kg (+ 4,5% rispetto a maggio 2017). Questo prezzo è superiore del 23% rispetto a quello riportato a giugno 2016.

Fonte: Milk Market Observatory