Con il termine “perdita della gravidanza” (pregnancy loss, PL) si indica l’interruzione della gravidanza nelle bovine tra i 30 ed i 50 giorni dopo la FA cui seguono manifestazioni di tipo estrale, oppure diagnosi negativa al momento della riconferma della gravidanza. Le perdite economiche causate da tale evento sono stimate tra i 555 ed il 2333$, includendo la necessità di eseguire nuove FA, l’allungamento dell’intervallo parto-concepimento, ore lavoro e farmaci, diminuzione della produzione lattea ed infine riforma forzata delle bovine. Negli Stati Uniti la prevalenza della PL varia tra il 6 ed il 39%. 

L’evento della PL può essere scatenato da un episodio di mastite a causa della liberazione di endotossine, mediatori della flogosi e dalla risposta immunitaria. Le citochine pro-infiammatorie, ad esempio, esercitano attività citotossica (morte delle cellule) sul corpo luteo mentre l’aumento delle prostaglandine PGF2α in corso di infiammazione può contribuire alla luteolisi. Infine endotossine e altre tipologie di citochine quali il TNF-α possono alterare lo sviluppo dell’embrione ed inficiarne la sopravvivenza.  

Diversi studi affermano che la presenza di una mastite clinica o subclinica rappresenti un fattore di rischio per la PL, con possibilità di PL di 2.7-2.8 volte maggiore nelle bovine affette da mastite clinica rispetto ai controlli negativi. Alcuni Autori, d’altro canto, affermano che non sia stato possibile individuare una correlazione tra mastite clinica e PL in bovine tra i 38 ed i 90 giorni di gravidanza. Gli studi condotti fino ad ora non sono stati in grado di identificare un nesso temporale tra mastite e PL perciò anche nei lavori che hanno individuato una correlazione tra i due eventi, in realtà non è possibile valutare il livello di evidenza scientifica.  

Lo scopo di questa revisione sistematica è stato analizzare collettivamente i risultati dei lavori fino ad ora pubblicati sulla relazione tra mastite e PL, al fine di evidenziarne pregi e mancanze dal punto di vista scientifico. A tale scopo è stata condotta una ricerca di tutti i lavori di tipo epidemiologico ed osservazionale che indagavano l’occorrenza della mastite come fattore predisponente per la PL, seguendo le linee guida PRISMA. La PL era definita per le bovine diagnosticate gravide a circa 30 giorni dalla FA e successivamente diagnosticate non gravide tramite palpazione transrettale o indagine ultrasonografica o che manifestavano segni di aborto. Si considerava come fattore di esposizione sia la presenza di mastite clinica che subclinica.  

Si identificavano 8 studi di tipo osservazionale che rispettavano i criteri di inclusione. Questi lavori erano caratterizzati da diversi livelli di evidenza e quindi di affidabilità scientifica, la maggior parte di questi (5/8) non era in grado di dimostrare un nesso temporale tra insorgenza di mastite e PL.  

Per quanto riguarda l’analisi della relazione causa-effetto, solamente 2 lavori, attraverso l’impiego di criteri scientifici rigorosi, evidenziavano una correlazione tra mastite e PL con un buon grado di affidabilità. Quattro studi, sebbene i risultati portassero ad affermare che la mastite era causa di PL, erano in realtà inconcludenti scientificamente.  

In conclusione, è necessario condurre ulteriori studi per dimostrare che l’insorgenza di mastite può agire come fattore predisponente per la PL, per eseguire un confronto tra effetto della mastite clinica e subclinica, analizzare l’effetto del tempo di insorgenza della mastite (prima o dopo l’inizio della gestazione) ed infine valutare l’effetto della mastite sulla PL in bovine da latte nel corso di lattazioni diverse.  

 

 

Evidence that mastitis can cause pregnancy loss in dairy cows: a systematic review of observational studies. 

 Dahl MO et al.

J. Dairy Sci. 100:1-8

 doi.org/10.3168/jds.2017-12711