Un programma per la gestione della bovina al parto è efficace quando assicura la nascita di un vitello vivo e vitale ma contemporaneamente permette una transizione graduale per la madre, dall’asciutta alla lattazione. Le due problematiche principali riferibili al momento del parto sono rappresentate dalla distocia e della mortalità perinatale che ha mostrato una prevalenza crescente negli ultimi anni. Si stima che un caso di distocia possa incidere negativamente sul profitto aziendale, causando una perdita fino a 780$; se poi si considera che alla presenza di distocia si associa un maggiore rischio di collasso puerperale, ritenzione delle membrane fetali, mortalità perinatale, riduzione della produzione lattea e della fertilità e conseguente aumento della probabilità di riforma, le perdite assumono una consistenza maggiore. Poiché i medici veterinari assistono in media solo il 10% dei parti che richiedono intervento umano, è importante fornire agli allevatori indicazioni su quando e come movimentare gli animali dalla zona di asciutta alla sala parto, quando e come intervenire durante il parto e quando invece monitorarlo senza interferire.
Movimentare manze e vacche verso la sala parto
Al fine di evitare che i vitelli nascano all’interno del box di asciutta, è importante stabilire quando spostare le partorienti verso la sala parto: dal software gestionale è possibile rintracciare la data di inseminazione e quindi predire con un margine di errore di una settimana la data presunta del parto. Alcuni studi condotti in aziende americane hanno riscontrato una maggiore prevalenza di parti diurni nelle stalle che distribuivano l’alimento per le bovine in asciutta nel tardo pomeriggio/sera, ma di contro sembra che tale pratica incrementi il rischio di distocia e mortalità perinatale. Attualmente nelle aziende in USA le bovine sono spostate dall’asciutta al box parto circa 2 giorni prima del parto atteso.
Le nostre conoscenze sul comportamento delle bovine al parto sono ancora limitate. Sappiamo che entro le 36 ore dal parto gli animali stabulati in una stalla a cuccette andranno alla ricerca di un luogo isolato dal resto della mandria: di conseguenza spostare le partorienti nella sala parto almeno 24 ore prima è una strategia che asseconda il naturale comportamento della bovina. Dalle 12 alle 24 ore precedenti il parto sono apprezzabili comportamenti e segni premonitori: il frequente urinare, defecare, coricarsi e rialzarsi, sollevare la coda, la perdita di colostro, l’edema vulvare, il rilassamento dei legamenti nella regione pelvica e la distensione della mammella. Tuttavia, dal 10 al 20% degli animali, soprattutto le manze, entrano nella fase espulsiva del parto senza segni evidenti della fase uno (preparatoria). Spostare gli animali precocemente all’interno del box parto permette loro, soprattutto nel caso delle manze, di adattarsi allo stress che si accompagna all’isolamento sociale, ambientale ed alimentare. Le primipare, infatti, sono particolarmente suscettibili a tali cambiamenti e tendono e rispondere con una limitazione della dilatazione vulvare durante il parto; ciò si traduce in un maggior tasso di distocia. Al fine di contenere le sorgenti di stress nella sala parto potrebbe essere opportuno prevedere recinti distinti per primipare e pluripare pur assicurando il contatto visivo, oppure posizionare tale area sufficientemente lontana affinché le operazioni di distribuzione dell’alimento/pulizia delle gabbie dei vitelli ecc. non disturbino le partorienti.
Purtroppo è difficile prevedere il momento del parto e di conseguenza alcuni animali trascorrono più di una settimana nel box parto; in una azienda che conti molti capi ciò può provocare affollamento della sala parto e scadimento delle condizioni igieniche. Alcuni studi hanno evidenziato che le bovine movimentate dal box di asciutta alla sala parto nel momento in cui entravano nella fase espulsiva del parto (protrusione delle membrane fetali o degli arti del feto) presentavano minore durata complessiva del parto, riduzione delle necessità di assistenza, di tasso di distocia e di mortalità neonatale. Tuttavia le bovine nel box di asciutta sono difficilmente monitorate durante la giornata e la continua presenza di osservatori potrebbe, in realtà, interrompere le dinamiche del parto.
Managing the cow at calving time
Mee JF
The AABP Proceedings – Vol.41, September 2008