Una nuova relazione della Corte dei conti europea afferma che il nuovo metodo di rimborso dei costi per i progetti di sviluppo rurale risulta di più facile utilizzo per i beneficiari e gli addetti alla verifica delle domande, ma dovrebbe essere maggiormente applicato. Le opzioni semplificate in materia di costi sono destinate ad integrare il vecchio sistema di rimborso dei costi sostenuti, che era difficile e comportava il rischio di errori. Gli Stati membri possono ora scegliere fra tre metodi aggiuntivi: le tabelle standard dei costi, il pagamento di una somma forfettaria e il finanziamento a tasso fisso.
La Corte ha esaminato se le nuove opzioni semplifichino l’amministrazione, assicurino l’economicità, siano ampiamente utilizzate e pongano maggiormente l’attenzione sugli obiettivi strategici.
Dall’esame è emerso che dette opzioni hanno semplificato l’amministrazione, agevolando la presentazione delle domande da parte dei beneficiari e consentendo risparmi di tempo durante le verifiche amministrative. Tramite le nuove opzioni, i costi dei progetti possono essere tenuti sotto controllo, ma solo se esse vengono stabilite al giusto livello e basate su una metodologia giusta, equa e verificabile. Tuttavia, esse non pongono maggiormente l’attenzione sui risultati. Inoltre, il ruolo degli organismi di certificazione nell’audit delle stesse non è specificato, il che comporta dei rischi.
Secondo la Corte, l’onere amministrativo può diminuire, in quanto viene meno la necessità di risalire, per ogni euro, alla documentazione giustificativa pertinente. I beneficiari forniscono meno documenti e le autorità degli Stati membri hanno quindi meno documenti da controllare. L’uso delle nuove opzioni è però limitato, principalmente a causa della diversa natura dei progetti di sviluppo rurale e dell’investimento necessario.
“Le nuove opzioni continuano a coprire solo una piccola parte della spesa totale per lo sviluppo rurale,” ha dichiarato João Figueiredo, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “Il loro successo dipenderà dalla guida esercitata dalla Commissione e dalla volontà degli Stati membri di adottare questa nuova forma di finanziamento”.
Fonte: Corte dei conti europea