Banca d’Italia: aumenta ancora il debito pubblico

L’inflazione aumenta nel corso del mese di aprile e raggiunge i massimi dagli ultimi 4 anni. Lo rileva l’Istat. Nel contempo la Banca d’Italia evidenzia come aumenti anche il debito pubblico a marzo.

Ad aprile l’inflazione arriva all’1,9% dall’1,4% di marzo. Sul mese l’aumento è dello 0,4%. Secondo l’Istat, il balzo è dovuto alla crescita dei prezzi di energia elettrica (+5,4% su anno) e gas naturale (+5,9%), oltre a quelli dei servizi per i trasporti (+5,5%).

La Banca d’Italia segnala quindi un nuovo record per il debito pubblico che, a marzo, raggiunge 2.260,3 miliardi, in aumento di 20,1 miliardi su febbraio. E’ il livello più alto da luglio 2016.
Nel terzo mese dell’anno, le entrate tributarie sono state pari a 28,6 miliardi (27,8 nello stesso mese del 2016). Nel primo trimestre 2017 sono state di 92 miliardi, +2,7% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Sempre l’Istat registra anche un calo della produzione industriale. Dopo due trimestri di espansione, torna in calo la produzione industriale nel primo trimestre 2017.

L’Istat segnala una flessione dello 0,3% rispetto al periodo precedente. I segni ‘meno’ sono diffusi a tutti i comparti a partire dall’energia (-2,5%) e dai beni strumentali (-1,4%). A marzo, invece, l’indice destagionalizzato risulta in crescita, con un aumentodello 0,4% rispetto a febbraio. Corretto per gli effetti di calendario, l’indice sale rispetto a marzo 2016 del 2,8%. Cresce invece la produzione di auto: +8,5% sul primo trimestre 2016, e +16,1% a marzo sullo stesso mese dell’anno passato.

Sono stati pubblicati anche i dati sul commercio e relativi alle vendite nel primo trimestre del 2017, rilevando che le vendite al dettaglio crescono dello 0,7% rispetto al trimestre precedente in valore, partendo dal +0,2% del trimestre precedente.

A marzo, le vendite invece risultano ferme rispetto al mese precedente in valore, e sostanzialmente invariate sia per il settore alimentare sia per quello non alimentare. In volume mostrano una contenuta crescita (+0,2%). Rispetto al 2016, c’è un calo dello 0,4% in valore e dell’1,4% in volume.

Pertanto il ritorno dell’inflazione gonfia la spesa per i consumi. Le vendite al dettaglio segnano nel primo trimestre dell’anno l’aumento maggiore da oltre sei anni, a partire dalla fine del 2010, con un +0,7% in valore.

I dati Istat mostrano che le famiglie spendono di più, ma per comprare la stessa quantità di prodotti.

Istat:

Indice dei prezzi per le rivalutazioni monetarie

Prezzi al consumo

Produzione industriale

Fonte: Conferenza delle Regioni e delle Province autonome