Adriano ZACCAGNINI (MDP) illustra l’interrogazione in titolo, in tema di estensione dell’etichettatura d’origine obbligatoria che, a suo avviso rappresenta uno degli strumenti più utili per contrastare la contraffazione e difendere i prodotti italiani dalla globalizzazione senza regole. Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8). Giovedì 23 marzo 2017 — 121 — Commissione XIII Adriano ZACCAGNINI (MDP), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto per la risposta ricevuta. Pur essendovi piena condivisione politica con il Governo sul tema della tracciabilità, la risposta ricevuta non è stata a suo avviso puntuale nell’indicare le filiere che saranno prossimamente interessate da interventi volti ad assicurarne la tracciabilità in etichetta.
ALLEGATO 8
TESTO DELLA RISPOSTA
Abbiamo sempre sostenuto, anche a livello europeo, la necessità di un’adeguata etichettatura per tracciare l’effettiva origine dei prodotti e per consentire al consumatore una scelta consapevole. È questo uno degli obiettivi prioritari che perseguiamo costantemente per tutelare i nostri prodotti agroalimentari.
La tutela e la salvaguardia del made in Italy sono una priorità per il Ministero che si è sempre adoperato, sia in sede europea che nazionale, al fine di rendere obbligatoria in etichetta l’indicazione del Paese di origine della materia prima degli alimenti.
Dopo anni di attesa, in linea con le disposizioni europee e in accordo con il Ministero dello sviluppo economico, abbiamo notificato il provvedimento che introduce in via sperimentale, l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima per il latte e derivati.
Nella stessa direzione va il nostro decreto per la filiera grano pasta ora all’esame tecnico della Commissione europea.
Continueremo a spingere perché questi modelli si affermino a livello europeo e con riferimento a tutte le produzioni agroalimentari, perché riteniamo la piena tracciabilità delle produzioni agricole nazionali una chiave decisiva per la competitività e la distintività dei nostri prodotti.
In tale contesto, puntiamo a raggiungere l’obiettivo della piena tracciabilità.
Il Commissario Europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Andriukaitis, ha recentemente comunicato al Ministro Martina che a breve sarà predisposto dalla Commissione UE un ulteriore provvedimento in materia, il cui obiettivo principale dovrebbe essere quello di evitare che il consumatore possa essere indotto in errore in merito alla vera origine dell’ingrediente primario di prodotti agroalimentari.
Concludo, ribadendo che questo Ministero è favorevole ad estendere l’etichettatura d’origine obbligatoria e rimane disponibile per attuare le eventuali azioni di competenza a livello europeo.
Fonte: Camera dei Deputati