Si è concluso ieri l’incontro informale Agrifish tra i 27 ministri dell’agricoltura dell’UE, tenutosi a Coblenza, in Germania, sotto la Presidenza del Consiglio UE tedesca. Durante l’incontro informale, il ministro federale tedesco per l’alimentazione, l’agricoltura e la tutela dei consumatori, Julia Klöckner, si è concentrato sui seguenti temi di attualità:

  • Quali sono le lezioni apprese dalla crisi del coronavirus in termini di politica agricola e alimentare?
  • Cosa possono fare i politici per garantire e aumentare la resilienza dei settori agricolo e alimentare?
  • Che ruolo gioca il modo in cui vengono valutati l’agricoltura, l’alimentazione e gli animali, il crescente interesse per la provenienza e le origini regionali del cibo, nonché gli sforzi per la tutela del clima, la protezione dell’ambiente e il benessere degli animali?

Inoltre, è stata data attenzione alle questioni relative a un’etichetta per il benessere degli animali a livello UE e al benessere degli animali durante il trasporto.

Un incontro cordiale, a tutto tondo, teso a proseguire il confronto su temi sensibili e nevralgici per il futuro della filiera alimentare italiana e delle agricolture europee nella più complessiva cornice della Politica Agricola Comune e delle due strategie Farm to fork e biodiversità.

Informale Agrifish a Coblenza, Ministro Bellanova: “Nella nuova PAC sostegno ad investimenti e pratiche virtuose. Necessario rafforzare gli strumenti di gestione del rischio

Per agevolare la fase di transizione post pandemia, la nuova PAC “dovrà offrire il necessario contributo sostenendo sia gli investimenti che le pratiche più virtuose, in particolare attraverso gli eco-schemi e i pagamenti agroambientali, e rafforzando gli strumenti di gestione del rischio“.
Lo ha detto stamane la Ministra Teresa Bellanova, intervenendo al Consiglio informale Agrifish in corso a Coblenza. All’ordine del giorno l’esperienza maturata nel corso della pandemia, le lezioni apprese, la necessità di assicurare la resilienza delle catene di approvvigionamento.
Quanto all’ipotesi di una un’autosufficienza produttiva a 360 gradi per l’Unione, tra i temi del documento di discussione proposto dalla Presidenza tedesca, Bellanova, ritenendolo un obiettivo seppure auspicato non realizzabile, ha piuttosto indicato la necessità, proprio per questo, di “stabilire regole di reciprocità con i partner commerciali extra Ue, pretendendo il rispetto delle stesse regole in termini di qualità, sicurezza alimentare, diritti dei lavoratori e dei cittadini e, soprattutto, introdurre l’obbligo dell’indicazione del Paese di origine delle materie prime in etichetta dei prodotti alimentari, per permettere ai consumatori di poter fare scelte trasparenti e ragionate“, ricordando di essere “sempre favorevoli all’indicazione del Paese di origine delle materie prime utilizzate nei prodotti agroalimentari e all’opportunità per ogni Stato membro di poter indicare singole regioni di provenienza delle materie prime, quando appropriato“.
Bellanova ha quindi rinnovato il sostegno italiano all’ipotesi di un’etichettatura volontaria e armonizzata sul benessere animale, priorità della Presidenza tedesca, ricordando come il Parlamento italiano abbia recentemente approvato una norma con la quale si prevede l’istituzione di un sistema di qualità nazionale basato proprio sul benessere animale e sulla sostenibilità del settore zootecnico. “L’esigenza di introdurre un sistema di etichettatura sul benessere degli animali è sempre stata da noi condivisa per due obiettivi: migliorare la sostenibilità dell’intero processo allevatoriale, fare chiarezza su un mercato che, senza regole, si presta a facili speculazioni, discrimina le imprese e confonde i consumatori“.

Supporto per l’etichettatura europea per il benessere degli animali

I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno appoggiato l’iniziativa del ministro tedesco Julia Klöckner a proseguire con un’etichettatura armonizzata per il benessere degli animali a livello dell’UE ha ricevuto un sostegno generale. Durante la riunione informale dei ministri dell’agricoltura dell’UE a Coblenza sono stati discussi anche gli insegnamenti tratti dalla crisi del coronavirus, dal trasporto di animali e dalla provenienza dei prodotti.

Julia Klöckner ha dichiarato: “La discussione odierna ha rappresentato un passo importante verso un maggiore benessere degli animali in Europa. Norme più elevate armonizzate, credibili e trasparenti per i consumatori, sono fondamentali nel mercato unico”. Il ministro ha proseguito affermando che occorre anche raggiungere un consenso nell’UE sulle distanze tollerabili dagli animali e a quali condizioni: è necessario garantire che gli animali ricevano cure adeguate durante il trasporto.

Durante l’incontro, i ministri hanno anche discusso le lezioni tratte dalla pandemia di coronavirus, per rafforzare in modo sostenibile le catene di approvvigionamento europee e approfondire l’apprezzamento per la produzione agricola europea a lungo termine, rendendo i settori alimentare e agricolo ancora più resilienti alle crisi. La Commissione Ue è stata incaricata di svolgere un’analisi strutturata della questione: quali erano i punti deboli, dove si trovavano i deficit maggiori e quali soluzioni ci sono? L’attenzione è focalizzata sul ruolo che può essere svolto dalla ricerca e dall’innovazione e, in particolare, dalle nuove tecniche di allevamento.

Così Julia Klöckner: “Il settore agricolo è stato fondamentale per consentirci di affrontare bene, finora, la pandemia, nell’ambito delle nostre competenze. Ma uno degli insegnamenti principali della crisi è che, in alcune aree, dobbiamo diventare più indipendenti dalle importazioni da paesi terzi, ad esempio nel caso dei mangimi o dei medicinali veterinari. Abbiamo deciso di rafforzare la competitività delle imprese europee in questi settori. È allo stesso tempo piacevole che durante la crisi sia cresciuta la consapevolezza e l’apprezzamento della produzione regionale e dei nostri agricoltori. Miriamo a consolidare questo! Ma questo non significa chiuderci o adottare un approccio nazionalista al consumo. Il commercio internazionale basato su regole, un mercato unico efficiente e cicli di produzione regionali sono tutte facce della stessa medaglia; non sono opposti“.

Informale Agrifish a Coblenza. Bellanova: “Su etichetta d’origine importante alleanza Italia e Francia. Pronti a collaborare”

In vista di un possibile accordo a breve degli Stati membri sulla PAC post 2020, Francia e Italia, nell’incontro bilaterale tra il Ministro Teresa Bellanova e il Ministro francese Julien Denormandie, hanno passato in rassegna i punti ancora aperti, come l’auspicata semplificazione del sistema e le questioni ambientali. Confronto costruttivo anche sulle possibili azioni a favore di vino, olio e aumento della produzione di proteine vegetali nella UE.
L’Italia condivide gli ambiziosi obiettivi ambientali delle Strategie “dal campo alla tavola” e biodiversità“, ha sottolineato dunque Bellanova nel corso dell’incontro, “ma rimaniamo perplessi su eventuali raccomandazioni della Commissione per l’attuazione di obiettivi quantificati a priori per tutti, in contraddizione con l’approccio dal basso verso l’alto che dovrebbe ispirare la nuova PAC e con il principio di sussidiarietà per gli Stati membri“.
Nel corso del confronto, inoltre è stato affrontato anche il tema etichettatura d’origine obbligatoria ed etichettature nutrizionali.
Quanto alla prima, la Ministra ha voluto sottolineare la piena convergenza tra Italia e Francia. “Siamo pronti“, ha affermato, “a collaborare con la Francia per arrivare quanto prima a scelte più coraggiose da parte della Commissione“.
Sulle etichettature nutrizionali, viceversa, Bellanova ha voluto riaffermare la posizione italiana. “Non è un segreto“, ha evidenziato, “che Italia e Francia siano su posizioni molto diverse, ma ribadisco la nostra posizione. La lotta alle malattie e la promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di “dieta salutare“. Classificare il valore nutrizionale di un prodotto con un colore è a nostro avviso un errore, una semplificazione eccessiva che peraltro non tiene conto delle quantità consumate, e una mancanza di trasparenza, visto che il consumatore ignora l’algoritmo alla base dell’assegnazione dei colori. L’obiettivo di un’etichettatura armonizzata UE dev’essere quello di fornire gli strumenti adatti a sostenere scelte informate, non di indirizzare il consumatore verso alcuni prodotti.
Riteniamo poi vitale“, ha detto ancora il Ministro, “tutelare appieno i prodotti importanti per la Dieta mediterranea e per le altre diete tradizionali, alcuni dei quali rappresentano l’eccellenza dell’export agroalimentare europeo. In questo senso, insisteremo affinché i prodotti DOP e IGP vengano esclusi dalle future norme UE.
Proprio In linea con questi principi, abbiamo sviluppato in Italia il sistema NutrInform Battery. Una proposta in cui crediamo e ne sosterremo con determinazione i presupposti, sin dal dibattito che la Presidenza tedesca ha promosso in vista dell’adozione di Conclusioni del Consiglio in dicembre“.
Breve cenno, infine, all’imminente Presidenza italiana del G20, su cui da parte francese è stata assicurata massima collaborazione.

 

Fonte: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Commissione Europea