Dal 24 Dicembre 2017 al 13 Gennaio 2018 Latteria Soresina ha lanciato sui media televisivi e digitali una campagna pubblicitaria piuttosto consistente, fatta di 11.000 spot di 15 e 30 secondi, che ha raggiunto 45.000.000 persone che la hanno vista mediamente 13 volte ciascuno. Lo spot pubblicitario è piuttosto dirompente in quanto rappresenta una famiglia che sta mangiando e si chiede se è vera l’affermazione della protagonista, presumibilmente la moglie e mamma, “… pensa che le mucche fanno doccia e massaggio”. Il marito e padre risponde: “… e tu ci credi?” ed immediatamente viene prelevato da due allevatori e trasportato con un trattore in un allevamento vero, di quelli che vengono definiti intensivi e dove si produce la maggior parte del latte italiano. Lo slogan dello spot pubblicitario è  “C’è più bontà nella verità” che riprende il concetto di verità come sinonimo di qualità. Questo “valore” della verità era già stato oggetto di una campagna pubblicitaria piuttosto scioccante ma efficace di Latteria Soresina nel lontano 2003.

Questa cooperativa della provincia di Cremona, nata il 5 Febbraio del 1900, è il terzo gruppo lattiero-caseario italiano, con un valore della produzione (ricavo) 2017 che supera i 465.000.000 di euro. Latteria Soresina lavora solo latte italiano prodotto dai suoi 202 soci allevatori, proprietari di 50.000 capi bovini.

Ruminantia, in un articolo pubblicato il 27 Dicembre 2017, ha dato molto spazio a questa campagna pubblicitaria in quanto rappresenta un forte elemento di rottura con la comunicazione della quasi totalità dell’industria lattiero-casearia che continua a rappresentare le bovine su improbabili pascoli nascondendo la realtà ai consumatori. Questo “equivoco”, o non verità, è per le nostre analisi una delle principali cause del crollo dei consumi ed è un enorme rischio per le esportazioni delle DOP italiane verso i mercati nord-americani e nord-europei, dove la maggioranza dei cittadini/consumatori ha la convinzione che formaggi importanti come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano si facciano da animali che pascolano, e quindi con l’erba.

Il nostro Direttore, Alessandro Fantini, ha recentemente incontrato il responsabile del marketing della Latteria Soresina, Dott. Gianluca Boschetti, per questa intervista, per sapere da lui innanzitutto quale è stata l’efficacia di questa campagna e se ha indotto reazioni negative da parte delle frange fondamentaliste degli animalisti e dei vegani. Secondo Boschetti le reazioni negative sono state molto contenute ed è ancora presto per quantificare l’impatto sul business della Latteria, anche se il risultato di comunicazione dalle recenti ricerche risulta essere molto soddisfacente.

Latteria Soresina sta inoltre pubblicando sul suo sito www.puocrederci.it una divertente serie di brevissimi video ripresi dalle stesse vacche con una video camera da testa, sempre nelle stalle reali dei suoi soci.

La crescente sensibilità etica della gente verso i diritti degli animali e la sensazione d’inganno derivante dal nascondere la verità degli allevamenti intensivi sono tra le principali cause di allontanamento dal consumo di latte, soprattutto dei giovani e dalle fasce più agiate della popolazione, sia italiana che straniera.

Certo, la Latteria Soresina si è caricata dell’onere di quella che sarebbe dovuta essere una campagna di sensibilizzazione o meglio di rassicurazione istituzionale, del Ministero delle Risorse agricole o delle associazioni che rappresentano gli allevatori e l’industria del latte, ma la storia insegna che sono sempre sparuti gruppi di lungimiranti che cambiano le cose.