Il Concorso Agri Yogurt Italia è giunto alla sua decima edizione, tenutasi in occasione di Fieragricola di Verona, patrocinato dal MIPAAF, ed organizzato da Accademia Italiana del Latte, Bevilatte (agenzia di servizi per l’agricoltura), FDstore e con il patrocinio dell’Ordine Dottori Agronomi Dottori Forestali di Brescia. Abbiamo chiesto al Presidente di Accademia Italiana del Latte, Domenico Ferrari, di raccontarci di più sul concorso, per capire come nasce, si evolve e ci si aspetta che diventi questo evento importante per i produttori, che trovano nella partecipazione un momento ideale per mettersi alla prova e per migliorarsi. Ecco l’intervista.

Agri Yogurt: come nasce l’idea di un concorso interamente dedicato allo yogurt agricolo e quale è stata la fonte di ispirazione?

L’idea nasce con l’obiettivo di porre maggior interesse sullo yogurt agricolo, sia dal punto di vista dei produttori sia da quello dei consumatori; il concorso è risultato la chiave vincente per raggiungere questo obiettivo, un progetto unico e innovativo nel settore per richiamare l’attenzione sul mondo dello yogurt agricolo.

Nel corso delle varie edizioni, come hanno risposto i produttori in termini di interesse e partecipazione?

Inizialmente si percepiva un senso di timore nel “metterci la faccia” ed “essere giudicati”, anche vista la poca confidenza nella partecipazione ai concorsi del settore lattiero-caseario con prodotti finiti, ma i produttori hanno avuto fiducia in questo progetto e hanno partecipato alla gara sempre più numerosi, dimostrando fiducia negli organizzatori e confermando in questo modo che l’idea era vincente. Diamo anche qualche numero concreto di quest’anno: 102 partecipanti su 4 sezioni provenienti da oltre 45 provincie e 19 regioni di Italia.

Potresti parlarci di come avete affrontato lo studio del progetto di realizzazione del concorso voi di Accademia? 

Insieme a Fausto Cavalli di Bevilatte è stata messa a punto negli anni una metodologia molto affidabile con oltre 20 giudici (selezionati tra agronomi, esperti del settore, giornalisti) che a rotazione hanno assaggiato tutti i campioni degli yogurt indicando i punteggi a diversi parametri di giudizio su una scheda di valutazione molto dettagliata e completa.

A fine concorso ogni partecipante può richiedere la propria scheda di valutazione per avere una fotografia precisa del suo prodotto, per analizzarlo e comprendere dove migliorare per crescere ed elevarsi sempre di più nella qualità del prodotto proposto; questo più che un concorso è una vera “grande” consulenza di alto livello sui campioni di yogurt iscritti.

La novità di quest’anno è stata l’apertura del concorso anche agli yogurt ottenuti con latte di pecora: quali erano le aspettative di partecipazione per questa categoria? 

Questa categoria è stata inserita giocoforza; nella scorsa edizione del concorso, nonostante non fosse presente la categoria dello yogurt di latte di pecora, molti produttori ci inviarono loro campioni di yogurt da analizzare fuori gara dimostrandoci un alto interesse e di conseguenza quest’anno era un atto dovuto inserirlo e lo abbiamo fatto con grande piacere, anche perché  il risultato ci ha lasciati a bocca aperta: per la partecipazione (oltre 12 aziende) e per la qualità del prodotto, che ha infatti ottenuto ottimi risultati anche nella classifica generale.

Secondo te, quali aspetti sono da migliorare per lo yogurt di latte di pecora?

Sicuramente la poca presenza sul territorio Italiano di questo yogurt (essendo molto territoriale) aiuterà a far crescere l’interesse, a farlo conoscere di più e in questo caso Accademia Italiana del Latte può essere il partner ideale per migliorare, affinare e crescere in termini di qualità, resa e gestione della produzione a partire dallo yogurt, ma in realtà è un discorso che comprende la propria azienda nel suo insieme, indipendentemente dalla risposta alla domanda “di che latte sei fatto”.

Complessivamente, siete soddisfatti della 10^ edizione di Agri Yogurt?

Assolutamente sì! Abbiamo toccato il record di presenze, l’organizzazione è stata impeccabile sia da parte del nostro team che da parte di Fieragricola Verona e soprattutto siamo contenti che molti vincitori, nonostante fossero residenti al sud, abbiano deciso di viaggiare tutta la notte per poter essere presenti alla premiazione e ritirare il premio; secondo me questo dimostra non solo che essere premiati faccia piacere, ma anche il valore che questo premio ha acquisito negli anni: un valore sempre maggiore in termini di credibilità sul territorio e valore nel settore.

Inoltre quest’anno e per la prima volta in assoluto ci è stato riconosciuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per noi un grande risultato, segno inequivocabile che anche lo Stato si è accorto che il Mondo Agricolo Italiano è Patrimonio da preservare e sviluppare.

Avete pensato a una edizione del 2021 con altre novità?

Assolutamente sì, ci saranno grandi novità, ma di tutto questo te ne parleremo a tempo dovuto!

Ciao Alessandro, ti ringrazio per l’intervista e lasciami concludere dicendo: restate sintonizzati con Accademia Italiana del Latte “perché lavorare improvvisati porta sempre risultati improvvisati!”. Parola di Domenico Ferrari (presidente di Accademia Italiana del Latte).

 

Accademia Italiana del Latte – www.accademiaitalianadellatte.it

Accademia Italiana del Latte è un polo formativo incentrato sul latte nelle sue infinite forme, frutto di una forte realtà presente da anni nel settore che con il suo bagaglio esperienziale ha dato vita a un progetto di cultura lattiero-casearia. Accademia Italiana del Latte affianca e forma le aziende per costruire solide basi di conoscenza ed esperienza mirate alla concreta realizzazione di progetti innovativi e di successo.