Nonostante la crisi economica provocata dalla pandemia Covid-19 e le incertezze legate alla Brexit, il commercio agroalimentare dell’UE-27 ha continuato a crescere nei primi sei mesi del 2020. Rispetto al 2019, tra gennaio e giugno, il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE-27 è stato pari a 90,2 miliardi di euro (+ 3%), mentre il valore delle importazioni è aumentato a 62,7 miliardi di euro (+ 2,5%). In questo periodo l’UE ha registrato un surplus commerciale agroalimentare di 27,4 miliardi di euro, con un aumento del 3% rispetto agli stessi mesi del 2019. Sebbene i valori mensili delle esportazioni dell’UE-27 abbiano registrato una ripresa in giugno dopo il calo di maggio, il valore mensile delle importazioni dell’UE ha continuato a diminuire ulteriormente in seguito alla tendenza al ribasso registrata dal marzo di quest’anno. Questi sono alcuni tra i principali risultati contenuti nella rapporto mensile sul commercio per gennaio-giugno 2020, pubblicato dalla Commissione europea.

Le esportazioni agroalimentari dell’UE hanno continuato a registrare forti risultati sia in Cina che nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA). Le esportazioni verso la Cina sono cresciute di 2,23 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainate in gran parte dalle vendite di carni suine (il cui valore di esportazione è aumentato di 1,74 miliardi di euro durante questo periodo), oltre che di frumento, frattaglie ed alimenti per l’infanzia. Nella regione MENA, il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE è cresciuto in particolare in Arabia Saudita (484 milioni di euro), Algeria (385 milioni di euro) e Marocco (313 milioni di euro). Tale crescita è stata determinata dalla forte domanda di orzo e frumento dell’UE.

L’Arabia Saudita si è piazzata al secondo posto per le esportazioni dell’UE, potenziate da un aumento del commercio di orzo, grano, animali vivi ed alcuni prodotti lattiero-caseari (come il burro).

Rispetto agli scambi commerciali dell’UE-27 con il Regno Unito, il valore delle esportazioni verso gli UK è diminuito di 521 milioni di euro nella prima metà del 2020. Il vino, la carne avicola, le preparazioni ortofrutticole ed il burro sono state le principali categorie di prodotti interessate. Si sono inoltre registrate significative diminuzioni dei valori delle esportazioni UE verso gli Stati Uniti (un calo di 440 milioni di euro, principalmente dovuto ad alcolici e liquori, vino e succhi di frutta), Hong Kong (riduzione di 245 milioni di euro) e Singapore (diminuzione di 219 milioni di euro).

La Brexit ha influenzato il valore delle importazioni dal Regno Unito, che sono diminuite di 863 milioni di euro. Le categorie di prodotti più colpite sono state liquori e bevande spiritose, pasta e pasticceria, e cioccolato e dolciumi. Sono state inoltre registrate riduzioni del valore delle importazioni agroalimentari UE dagli Stati Uniti (calo di 304 milioni di euro, principalmente a causa del calo dell’import di soia USA da parte dell’UE), dall’Ucraina (riduzione di 328 milioni di euro) e dall’India (riduzione di 241 milioni di euro).

Sono aumentati i valori delle importazioni dei semi oleosi di colza e girasole (+489 milioni di euro), al contrario sono diminuite le importazioni dei cereali grossolani (664 milioni di euro) e dei panelli oleosi (262 milioni di euro).

EU27: Trade of Agri-food products

Fonte: Commissione europea