Neonati e Bambini Vegetariani
Reed Mangels, PhD, RD, LDN, FADA, e Julia Driggers, RD, CNSC, LDN
La traduzione integrale di “The youngest vegetarians”, pubblicato su ICAN (infant, child & adolescent nutrition) a Febbraio 2012, fa un quadro piuttosto completo dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti di famiglie onnivore, vegetariane, vegane e con altri stili alimentari. Come era da aspettarsi ognuno di questi tipi di alimentazione garantisce un adeguato sviluppo fisico e cerebrale, a patto che chi sceglie una nutrizione non onnivora stia molto attento a “calibrare” gli alimenti ed ad integrare con integratori vitaminici, minerali e acidi grassi poli-insaturi queste diete potenzialmente molto pericolose. Queste diete “estreme” sono potenzialmente pericolose se non ben gestite, al punto di mettere a rischio lo sviluppo cerebrale del bambino, che come è noto si completa durante i tre anni di vita, la statura e la suscettibilità da adulto a gravi patologie invalidanti.
ABSTRACT:
In concomitanza con l’aumento della popolarità delle diete vegetariane, i medici hanno molte più probabilità di incontrare neonati e bambini vegetariani. Le diete vegetariane e vegane possono essere sviluppate per andare incontro ai fabbisogni nutrizionali dei neonati e dei bambini e per supportarli nella crescita. I nutrienti chiave, la cui adeguatezza dovrebbe essere monitorata nelle diete vegetariane/vegane, includono la vitamina B12, il calcio, la vitamina D, il ferro, gli acidi grassi omega-3 e lo zinco. Come per tutti i neonati anche quelli vegetariani, per i primi 4-6 mesi, dovrebbero ricevere esclusivamente il latte fornito dalla madre (allattamento al seno) o quello artificiale (rappresentato da latte in polvere commerciale per neonati). I cereali fortificati per neonati o il tofu compatto possono essere un valido alimento complementare tanto che uno di questi, in aggiunta con il latte materno o artificiale, è in grado di soddisfare le esigenze di proteine, ferro e zinco. Gli altri alimenti vengono introdotti con tempistiche simili a quelle per i non vegetariani. Una certa varietà di alimenti ad elevato tasso energetico, dovrebbe essere introdotta a partire dall’anno di età. Il latte di soia fortificato, o quello bovino, dovrebbero essere la prima bevanda subito dopo lo svezzamento. La crescita dovrebbe essere monitorata e se apparisse incerta dovrebbe essere fornita ai bambini una dieta che include alimenti con elevato tenore calorico e con poche fibre. I medici possono giocare un ruolo molto importante nel valutare la crescita dei neonati e dei bambini vegetariani, aiutando le famiglie nell’effettuare scelte alimentari adeguate, valutando l’eventuale necessità di integrazioni e assistendoli con piani alimentari programmati in grado di soddisfare le esigenze dei neonati e dei bambini.
PAROLE CHIAVE: vegetariani; vegani; neonati; bambini; nutrizione
Le diete Vegetariane stanno diventando incredibilmente popolari. Nel 2009 il 3% degli adulti negli Stati Uniti ha dichiarato di non aver mai mangiato carne, pollame e pesce/frutti di mare. All’interno di questo gruppo di vegetariani, da circa un quarto fino a un terzo dei soggetti, sono stati classificati come vegani in base al fatto che non hanno mai mangiato latticini, uova o miele.1 Le diete vegetariane sono particolarmente comuni tra le giovani donne in età fertile: il 5% delle donne con un’età tra i 18 e i 34 anni sono vegetariane; il 12% non mangia carne ma può scegliere di mangiare pesce.1 Queste statistiche ci suggeriscono che un crescente numero di bambini verranno cresciuti con diete vegetariane poiché i genitori vegetariani opteranno per crescerli, a loro volta, come vegetariani. La Figura 1 ci fornisce informazioni sui tipi di diete vegetariane più comuni. La presa di posizione dell’American Dietetic Association sulle diete vegetariane dice: “diete vegetariane ben pianificate risultano essere appropriate durante tutte le fasi del ciclo di vita degli individui, compresa la gravidanza, la lattazione, l’infanzia primaria e secondaria, l’adolescenza e anche per i soggetti atleti”.2 Un bambino vegetariano ben nutrito può soddisfare più fabbisogni nutrizionali rispetto ad un bambino che consuma una dieta americana standard.3 Lo scopo di questo articolo è quello di esaminare gli aspetti nutrizionali fondamentali per i vegetariani più piccoli, dalla nascita ai 2 anni d’età. Questo periodo di tempo è uno di quelli a rapida crescita dove la richiesta di nutrienti è molto elevata. I medici giocano un ruolo importante nell’aiutare le famiglie a prendere delle decisioni alimentari e nel pianificare i pasti in maniera che possano soddisfare i bisogni dei neonati e dei bambini.
Crescita dei Neonati Vegetariani
Studi ci suggeriscono che i neonati partoriti da madri vegetariane o vegane hanno pesi alla nascita simili a quelli dei bambini nati da madri che non lo sono e, questi pesi, rientrano negli standard dei pesi alla nascita. Alcuni studi hanno individuato pesi più bassi alla nascita in bambini nati da donne Hindu latto-vegetariane e in donne che seguivano una dieta macrobiotica durante la loro gravidanza. Questi pesi bassi alla nascita sembrano essere il risultato di una scarsa assunzione di energia da parte delle madri durante il periodo gestazionale. È molto importante, per le donne vegetariane, ricevere il giusto apporto calorico in gravidanza per scongiurare il rischio di bambini che risultino sottopeso alla nascita. I neonati vegetariani e vegani che consumano diete adeguate crescono normalmente. Il Centers for Disease Control e Prevention (CDC) raccomanda che la crescita dei neonati, allattati al seno o artificialmente per un periodo che va dalla nascita fino ai 24 mesi d’età, sia tracciata sulla base delle tabelle di crescita del World Health Organization (WHO).11 Di norma gli standard di crescita del WHO stabiliscono la crescita dei bambini allattati al seno; per i bambini di 2 o più anni di età è opportuno utilizzare le tabelle di crescita CDC.
Neonati allattati al seno
La prima decisione alimentare che i genitori si trovano ad affrontare è quella se allattare o meno al seno il proprio figlio. I vantaggi di questo tipo di allattamento sono ben documentati.12 Inoltre ci sono molte più prove del fatto che le donne vegetariane sono molto più inclini ad allattare al seno i figli rispetto a quelle non vegetariane.5
Riflessioni sul Regime Dietetico Materno Durante la Lattazione
I fabbisogni delle donne durante la lattazione includono l’aumento dell’assunzione di calorie, di proteine e di alcune vitamine e minerali.13 Le donne vegetariane e vegane, le cui diete sono adeguate dal punto di vista nutrizionale, sono capaci di produrre un quantitativo sufficiente di latte con un appropriato tenore di nutrienti. I fabbisogni energetici stimati (EER) per i primi 6 mesi di lattazione è di ulteriori 330 kcal rispetto all’EER delle donne che non sono gravide e che non stanno allattando.14 Questa raccomandazione consente una perdita media di peso di 0,8 kg / mese per la madre. Donne con un apporto energetico inferiore alle 1800 kcal sono a rischio di dimagramento post parto molto rapido, definito come perdita di peso mensile superiore ai 2 kg dopo il primo mese successivo al parto.13 Una rapida perdita di peso può portare ad una diminuzione della produzione di latte, a prescindere dalla domanda del neonato.
Nutrienti chiave per i neonati vegetariani allattati al seno
La vitamina B12 si trova naturalmente solo nei prodotti di origine animale tra cui le uova, il latte e il formaggio. Si può anche ottenere dai cosiddetti alimenti “fortificati”. È stato ipotizzato che i livelli di vitamina B12 contenuti nel latte materno, sembrano essere proporzionali all’assunzione che ne fa la madre con la dieta piuttosto che alle sue riserve.15-17 Tuttavia, pare che più tempo una donna è stata vegetariana e più basso è il livello di vitamina B12 trovato nel suo latte materno,18 suggerendo così che le riserve di questa vitamina contribuiscono anche al contenuto di vitamina B12 del latte materno. È molto importante che l’assunzione da parte della madre di vitamina B12 soddisfi la dose giornaliera raccomandata (RDA) che è di 2.8μg/d durante l’allattamento.19 Le madri vegane dovrebbero essere incoraggiate nell’assumere cibi fortificati contenenti la vitamina B12 come cereali, analoghi del latte, analoghi della carne e lieviti nutrizionali. La madre dovrebbe usare anche un supplemento giornaliero di vitamina B12 che possa soddisfare le RDA. Se la madre rifiuta il supplemento di vitamina B12 o gli alimenti fortificati, il neonato potrebbe aver bisogno di un’integrazione di questa vitamina secondo i livelli di RDA formulati per lui che sono di 0.4μg (0-6 mesi) o di 0.5μg (6-12 mesi).19 La vitamina D è prodotta in seguito all’esposizione solare e può essere ritrovata nel latte fortificato e nei cereali. Durante la lattazione la madre dovrebbe sforzarsi di sottoporsi almeno a 15 minuti di luce solare al giorno, sia sulle mani che sulla faccia, o di usare degli alimenti fortificati o degli integratori che apportino le 600 UI di vitamina D giornaliere. I bambini con la pelle chiara allattati al seno, possono raggiungere livelli ottimali di vitamina D se ricevono approssimativamente 30 minuti alla settimana di luce solare se vestiti solo con il pannolino, o 2 ore di esposizione alla luce solare alla settimana se vestiti completamente ma senza cappello.20 I bambini con la pelle più scura richiedono tempi più lunghi di esposizione solare per raggiungere i livelli di vitamina D adeguati. L’American Academy of Pediatrics consiglia che tutti i bambini allattati al seno ricevano un integrazione di vitamina D del valore di 400 UI al giorno, a partire dalle prime settimane dopo la nascita.21 Tra i bambini con il più alto rischio di deficienza di vitamina D includiamo quelli con la pelle più scura, quelli che vivono più a nord e tutti, in generale, durante i mesi invernali. Attualmente, le uniche gocce per neonati di vitamina D disponibili in commercio sono sotto forma di colecalciferolo (vitamina D3). La vitamina D3 deriva generalmente dalla lanolina presente nel vello delle pecore e di solito non è vegana, sebbene sia accettata dai latto-ovo vegetariani. Se le gocce di vitamina D3 vengono rifiutate dalla famiglia, studi preliminari hanno dimostrato che fornendo alla madre che allatta un’ integrazione costituita da alte dosi di ergocalciferolo (vitamina D2) del valore di 2000 UI al giorno o 60.000 UI al mese per tre mesi e associato ad un’adeguata esposizione solare, questo può aumentare la concentrazione della vitamina D nel latte materno e migliorare il livello di 25(OH)D sia nella madre che nel neonato.22 La vitamina D2 deriva da fonti fungine. L’acido Docosaesaenoico (DHA), un acido grasso omega-3, è un altro nutriente da tenere in considerazione durante la lattazione. Il DHA è coinvolto nello sviluppo del cervello e della vista dei neonati. I livelli di DHA nel latte materno sembrano essere più bassi nelle donne vegane se comparati con quelli delle donne latto-ovo vegetariane e di quelle non vegetariane,23-24 sebbene non siano stati riportati effetti dannosi. Le diete vegetariane non contengono, o ne contengono poco, DHA a meno che non vengano utilizzati alimenti fortificati. I neonati prematuri e quelli nati a termine sono capaci di sintetizzare piccole quantità di DHA a partire dall’acido α-linolenico (ALA). Inoltre l’ALA è un acido grasso omega-3 che dovrebbe essere consumato dalle donne in lattazione. Fonti alimentari di ALA comprendono i semi di lino, i semi di chia, le noci e l’olio di canola. È stato dimostrato che un integratore vegano di DHA derivato da delle micro alghe, sembra aumentare i livelli del DHA stesso nel latte materno.25 Un gruppo di esperti ha consigliato alle donne in allattamento di consumare 300 mg/die di DHA.26
Neonati allattati artificialmente
Per le famiglie nelle quali l’allattamento al seno risulta inattuabile, così come nelle situazioni in cui è necessaria un’alimentazioni supplementare, è necessario ricorrere all’uso del latte artificiale per neonati presente in commercio. I latto-ovo vegetariani e i latto-vegetariani useranno una preparazione basata sul latte bovino a meno che non ci sia la necessità specifica di una diversa formulazione. Una dieta vegana può essere utile nell’indicarci un latte in polvere a base di un’isolata proteina della soia al posto di una preparazione a base di latte bovino.27 Le formulazioni a base di soia sono state ripetutamente studiate nelle diverse specie per poter accertare i loro effetti sullo sviluppo delle funzioni endocrine e dell’apparato riproduttore.27 L’uso di queste preparazioni a base di soia da parte dei neonati, può risultare in un’assunzione di isoflavoni considerevolmente elevata rispetto a quella della maggior parte dei soggetti adulti (sulla base del peso corporeo).28 Nonostante le proprietà estrogeno-simile degli isoflavoni, non vi è alcuna prova conclusiva che quelli contenuti nella soia della dieta possano avere un effetto negativo sullo sviluppo o sulla funzionalità infantile.27,29-31 Sebbene le preparazioni infantili a base di proteine della soia non contengano latticini, possono generalmente contenere vitamina D3 che deriva da una fonte animale. Pertanto esse “tecnicamente” non sono vegane, anche se le famiglie vegane che non sono in grado di allattare al seno spesso sono d’accordo con il loro uso a causa della mancanza di altre alternative sicure. Le preparazioni fatte in casa a base di cereali, noci, verdure o succo di verdura, latte di soia commerciale o altre bevande a base vegetale, latte di capra o latte di mucca non modificato, non dovrebbero essere utilizzate nei primi 12 mesi di vita del neonato, perché questi prodotti non sono adeguati dal punto di vista nutrizionale.32 Il latte vaccino non modificato, indipendentemente dal suo contenuto di grassi, non dovrebbe essere utilizzato prima dei 12 mesi, eccetto che in piccole quantità, a causa del suo eccessivo tenore di proteine, sodio, potassio e fosforo e a causa del suo insufficiente contenuto di ferro, vitamina C e acido linoleico.32
ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE
Primi Alimenti
Lo svezzamento è stato definito come “la graduale introduzione di bevande ed alimenti diversi dal latte materno o artificiale”.32 Questa introduzione di alimenti complementari dovrebbe iniziare in un certo periodo, cioè quando il latte materno da solo non è più sufficiente a soddisfare i fabbisogni del neonato, approssimativamente intorno ai 6 mesi d’età.32 Alcuni neonati possono aver bisogno di alimenti complementari intorno ai 4 mesi di età, mentre altri potrebbero non essere pronti ad assumere altro alimento che non sia il latte benché abbiano intorno agli 8 mesi.32 Dopo i 6 mesi d’età la maggior parte dei fabbisogni dei bambini allattati al seno riguardanti energia, ferro, zinco e altri micronutrienti non possono essere più soddisfatti dal latte materno e devono essere parzialmente soddisfatti mediante l’utilizzo di alimenti complementari e/o di integrazioni.35 In misura minore, da questi alimenti complementari, dovrebbero provenire anche alcune proteine addizionali.35 La quantità necessaria di ciascuno di questi nutrienti, per soddisfare i fabbisogni, varia in base all’assunzione di latte. I neonati con un’età compresa tra i 6 e gli 8 mesi e con un’ingestione media di latte materno di 708 ml avranno bisogno di circa 163 kcal, 2.47 gr di proteine, 10.79 mg di ferro e 2.15 mg di zinco giornalieri che dovranno provenire da alimenti complementari.35 La tabella 1 fornisce informazioni sui primi alimenti complementari alternativi adatti ai neonati vegetariani e sulla loro capacità di soddisfare i fabbisogni dei nutrienti chiave. Come mostra la tabella 1, sia i cereali fortificati per l’infanzia che il tofu compatto, possono essere utilizzati per soddisfare i fabbisogni dei nutrienti chiave, senza superare in maniera marcata la quantità di energia necessaria. Il quantitativo di lenticchie, tofu morbido, soia, succo di mela o di estratto di carote, necessario per soddisfare le esigenze di ferro e zinco, supererebbe il quantitativo energetico raccomandato. Inoltre, il contenuto in fitati delle lenticchie e della soia può limitare il loro utilizzo come fonti di zinco biodisponibile.36 Il latte artificiale in commercio fornisce ferro e zinco ed è in grado di soddisfare le dosi raccomandate di energia e nutrienti per il primo anno, a seconda del consumo.35 Pertanto, la composizione dei nutrienti negli alimenti complementari non è poi così importante per i neonati alimentati con latte artificiale come lo è invece per i neonati allattati al seno. La principale funzione degli alimenti complementari per i bambini allattati artificialmente, è quella di sottoporre i bambini a nuovi sapori e consistenze e di promuovere lo sviluppo delle capacità ad alimentarsi.35
Tabella 1. Primi alimenti complementari possibili da usare e quantitativi richiesti per soddisfare i fabbisogni dei nutrienti chiavea
Abbreviazioni: T, cucchiaio.
aFonte: dati provenienti dall’ US Department of Agriculture, Agricultural Research Service, 2010 USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 23, and manufacturer’s information for iron and zinc content of infant cereals.
bQuantitativo previsto di energia o di sostanze nutritive necessarie, che deve essere fornito da alimenti complementari, per un neonato di 6-8 mesi che ha un consumo di latte materno medio.
cQuesti alimenti non sono adatti per i neonati vegetariani. Sono stati inclusi solo a scopi comparativi.
Ferro e Zinco per i neonati allattati al seno
Ferro e zinco sono comunemente identificati come sostanze nutritive che si trovano in quantità relativamente basse, sebbene con elevata biodisponibilità, nel latte materno.37,38 Una combinazione tra l’assunzione derivata dal latte materno e i depositi di questi nutrienti è sufficiente per i primi 4-6 mesi.37,38 Dopo questo periodo di tempo, sono necessari alimenti complementari che soddisfino i fabbisogni di ferro e zinco.39 L’American Academy of Pediatrics ha recentemente raccomandato l’uso di una integrazione di 1 mg/kg/die di ferro solo per i neonati allattati al seno, iniziando a 4 mesi d’età e continuando fino a che non vengono introdotti con la dieta alimenti complementari che lo contengano.40 Questa raccomandazione è controversa, sia perché si basa su un singolo studio eseguito su di un numero limitato di neonati, sia perché l’integrazione di ferro non sembra aumentare i suoi depositi, poiché nei bambini più piccoli non viene incorporato nella ferritina.41,42 Inoltre, in alcuni neonati, l’integrazione di ferro è stata associata ad una diminuzione dell’acquisizione di altezza e di peso.43-45 I bambini nati prematuri dovrebbero ricevere una integrazione di ferro, o del latte artificiale addizionato con esso, a causa dei loro bassi depositi.32 L’assunzione di ferro adeguata nei neonati con età compresa tra gli zero e i sei mesi, è di 0.27 mg/die ed è basata sul contenuto in ferro del latte umano.46 L’RDA del ferro nei bambini con età compresa tra i 7 e i 12 mesi è di 11 mg/die; è stata utilizzata una biodisponibilità moderata (del 10%) per sviluppare questa raccomandazione.46 Questa biodisponibilità si basa su una dieta costituita principalmente da latte materno, cereali, frutta e da un quantitativo limitato di carne, ed è la stessa biodisponibilità utilizzata per calcolare i fabbisogni di ferro dei vegetariani più adulti.46 L’assunzione adeguata di zinco in neonati con un’età compresa tra gli zero e i sei mesi è di 2mg/die e, come per il ferro, si basa sul contenuto in zinco del latte materno.46 Per i neonati con un’età maggiore (oltre i 6 mesi), il latte materno non è più una fonte adeguata di zinco. L’RDA per lo zinco, nei neonati con un’età compresa tra i 7 e i 12 mesi, è di 3 mg/die e si basa su un assorbimento frazionale dello 0.3. Può essere necessario ulteriore zinco se la dieta è ricca di fitati provenienti da cereali non raffinati e dai legumi.46 L’acido fitico, che si ritrova i cereali integrali, legumi, semi, nocciole e ortaggi, è un potente inibitore dell’assorbimento sia del ferro che dello zinco. La defitinizzazione dei cereali per i neonati può favorire l’assorbimento dello zinco e del ferro;47comunque i cereali defitinizzati per i neonati non sono attualmente reperibili in commercio. I cereali per i neonati fortificati con il ferro sono comunemente usati come alimenti per il primo svezzamento e negli Stati Uniti vengono consumati dalla maggior parte dei neonati.48 Alcune marche di cereali per neonati sono fortificate anche con lo zinco ma non sono disponibili dati sull’utilizzo di questo tipo di cereali fortificati. Anche se alcuni hanno suggerito che la carne possa essere usata al posto dei cereali per l’infanzia come primo cibo38, questa non è certo un’alternativa e non sembra essere necessaria per i neonati vegetariani. Come mostra la tabella 1, i cereali per l’infanzia fortificati con ferro e zinco sono in grado di soddisfare i fabbisogni. I cereali per l’infanzia fortificati sia con ione ferro che con fumarato ferroso hanno dimostrato essere efficaci nel mantenimento dello stato del ferro nei neonati allattati al seno e sono risultati efficaci anche nel proteggere i soggetti dalle carenze di questo minerale.49 I cereali utilizzati per questo studio avevano un aggiunta di acido ascorbico, sebbene il quantitativo che rimaneva dopo il processo di lavorazione risultava piuttosto basso.49 Per potenziare l’attività positiva che l’acido ascorbico ha sull’assorbimento del ferro non-eme, i cereali per l’infanzia possono essere miscelati con frutta o serviti con succo di frutta. Anche il latte materno è in grado di fornire un certo quantitativo di acido ascorbico. Solitamente i cereali commercializzati per i neonati non hanno aggiunte di acido ascorbico. Nei bambini allattati al seno, con un’età che va dai 4 ai 9 mesi, i cereali per neonati fortificati con il ferro davano risultati molto simili alle integrazioni di ferro per quanto riguarda il miglioramento del suo stato.43 Non sono stati riportati studi sull’efficacia dei cereali per l’infanzia fortificati con lo zinco, anche se bisogna osservare che negli Stati Uniti la carenza di zinco è raramente riscontrata nei neonati, nonostante le differenze sostanziali tra l’assunzione di zinco e i suoi fabbisogni stimati.39 In uno studio fatto su neonati di 7 mesi di età che ricevevano cereali (fortificati con ferro ma non con zinco), frutta e verdura è stato molto interessante notare come né le assunzioni di ferro né quelle di zinco, che provengono da alimenti complementari, soddisfacessero i fabbisogni di questi minerali.50 Malgrado le basse assunzioni, gli indicatori biochimici dello stato del ferro e dello zinco non differivano tra i bambini che avevano ricevuto cereali per l’infanzia fortificati e tra quelli che avevano ricevuto la carne. Le integrazioni di ferro e zinco sono appropriate se i fabbisogni non vengono raggiunti con la dieta.40,51,52 Devono essere effettuate valutazioni individuali sull’assunzione, la biodisponibilità e lo stato per poter determinare se sono necessari degli integratori. Nei bambini con età compresa tra i 7 e 12 mesi l’assunzione dello zinco non dovrebbe superare i 5mg/die.46 La tabella 2 fornisce una lista di alcune delle fonti da cui ottenere ferro e zinco per i neonati e i bambini.
Progressione nell’introduzione di altre tipologie di alimenti
Una volta che i modelli alimentari sono stati stabiliti partendo con il primo alimento, ne possono essere introdotte altre tipologie. L’ordine di introduzione non è un punto critico purché siano forniti i nutrienti necessari. La progressiva introduzione di verdura, frutta e succhi di frutta e delle diverse consistenze del cibo per i neonati vegetariani, può seguire linee guida standard.32,53 I nuovi alimenti dovrebbero essere inseriti separatamente, questo perché se ci fosse un certo tipo di reazione avversa al nuovo cibo, noi potremmo essere in grado di identificarla. Sebbene non ci siano molti studi sulle tempistiche di introduzione degli alimenti sembra essere corretto introdurre 2 o 3 nuovi alimenti alla settimana.32,35 A partire dai 7/8 mesi, se il tofu non fa già parte della dieta vegetariana del bambino, può essere introdotto insieme ad altre buone fonti proteiche come fagioli ben cotti schiacciati o passati, fiocchi di latte passati, yogurt (di soia o di latte bovino) e uova.54,55 L’utilizzo di cereali per neonati fortificati dovrebbe continuare essendo una fonte ricca di zinco e ferro. Altri cereali dovrebbero essere introdotti in base all’aumento delle capacità masticatorie del neonato; il grano dovrebbe essere integrale o arricchito. A partire dall’anno di età del bambino, si dovrebbe cominciare ad inserire anche un certo numero di cibi ad alto tenore energetico. L’introduzione precoce di diverse varietà di frutta e verdura ne promuove un loro consumo frequente durante l’infanzia.56 Inoltre gli alimenti chiave della dieta dei bambini vegetariani (come fagioli secchi, tofu e verdure a foglia verde) possono essere meglio accettati se vengono introdotti nel primo anno di vita.54 La verdura a foglia verde può essere cotta a vapore, passata e mescolata con avocado, mousse di mela, tofu, fiocchi di latte o altri alimenti neutri se il sapore della verdura da sola risulta essere troppo forte.
Tabella 2. Fonti di Ferro e Zinco per neonati e bambini vegetariania
aFonte: Dati provenienti dall’US Department of Agriculture, Agricultural Research Service, 2010 USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 23, and manufacturer’s information.
bI valori possono cambiare in base alla marca di cibo.
Disponibilità commerciale di omogenizzati vegetariani e vegani
Alcuni alimenti commerciali per i neonati sono adatti sia a quelli vegani che a quelli vegetariani. Questi comprendono alimenti comuni come frutta e verdura passata, cereali per l’infanzia e un certo numero di piatti unici o preparazioni alimentari. Le scelte dei latto-ovo vegetariani includono miscele di cereali e yogurt e piatti a base di formaggio e pasta (tabella 3). Alcuni prodotti, in apparenza vegetariani, possono contenere gelatina di origine animale, carne e olio di pesce. A causa della scarsa disponibilità di omogenizzati per l’infanzia vegetariani, la maggior parte dei genitori vegetariani decide di fare da sola le proprie preparazioni, specialmente i piatti unici e i pasti per i bambini un po’ più grandi.
Tabella 3. Compatibilità di alcuni alimenti per l’infanzia disponibili in commercio con la dieta dei bambini Latto-Ovo Vegetariani (LOV) e Vegani.
Abbreviazioni: DHA, acido docosaesaenoico.
Preparazione casalinga di omogenizzati per neonati
Quando i genitori esprimono un interesse nel preparare da soli gli omogenizzati, devono essere informati sulle pratiche più sicure di manipolazione degli alimenti. Gli alimenti devono essere preparati senza l’aggiunta di zucchero o di sale. Gli alimenti solidi devono essere sminuzzati o schiacciati per raggiungere un’adeguata consistenza e ridurre il rischio di inalazione o aspirazione. I cibi preparati a casa possono avere un tenore più basso in energia, grasso, proteina, ferro e zinco.57 Nella scelta dovrebbero essere privilegiate le fonti migliori di questi nutrienti come i fagioli secchi, i prodotti a base di soia, l’avocado, il germe di grano, le noci finemente macinate e il burro di noce usato mescolato con altri alimenti, non dal cucchiaio.
Considerazioni sul latte per bambini vegetariani
Il latte bovino o il latte alternativo possono essere introdotti dopo il primo anno d’età. Di solito i bambini allattati al seno dovrebbero essere incoraggiati a succhiare il latte fino a un anno o per più lungo tempo. Tuttavia, una volta che l’assunzione di latte materno o artificiale è ridotta o eliminata, dovrebbero essere offerti il latte di mucca o un latte alternativo, per fornire le proteine e le calorie supplementari che servono per raggiungere un sufficiente quantitativo di grasso per lo sviluppo del cervello e per la fornitura di calcio per la crescita delle ossa. Per i bambini non vegani, come prima bevanda è una buona alternativa il latte intero bovino, soprattutto se non si conoscono o sospettano allergie alle proteine del latte. All’inizio il latte bovino può essere mescolato, metà e metà, con quello materno o con quello artificiale per aumentarne il gusto. Dopo i 2 anni la scelta migliore risulta essere il latte a basso contenuto di grassi (1% o 2%). L’ingestione di latte bovino non dovrebbe superare le tre tazze al giorno.3 Un suo sovraconsumo risulta essere legato ad un aumento del rischio di deficienza di ferro e ad una crescita mediocre.3 Per i bambini vegani, il latte di soia fortificato contenete calcio, vitamina B12 e vitamina D potrebbe essere usato come valido sostituto del latte bovino. Dovrebbe essere usato il latte di soia con il tenore in grasso più alto. Poiché il suo contenuto in grassi si avvicina molto a quello del latte bovino con un basso contenuto di grassi (2%), ai bambini vegani, che non hanno ancora compiuto i 2 due anni d’età, dovrebbe essere fornita un’altra fonte di grasso in modo che la dieta non ne risulti troppo povera. Altre tipologie alternative di latte come quello di riso, di mandorla, di canapa e di cocco hanno un basso contenuto di proteine ed energia. Questi latti possono essere usati occasionalmente dai bambini più grandi ( 1 o 2 anni); comunque non dovrebbero essere la bevanda primaria dei bambini. Se una famiglia si rifiuta di usare prodotti a base di soia potrebbe essere necessaria un’altra bevanda fortificata (non di soia) per fornire un adeguato nutrimento. La figura 2 ci mostra due esempi di valide alternative al latte di soia.
Figura2. Sostituti del latte che non siano di derivazione casearia o di soia.
Latte di Mandorla Ricetta A-Paragonato al Latte Intero Bovino
- 7 oz di latte di mandorla fortificato non zuccherato (gusto classico o vaniglia) Silk Pure Almond®
- 2 TBSP di proteine della canapa in polvere Bob’s Red Mill®
- 1 TBSP di crema di cocco Goya®
- Quantità per 1-8 oz a porzione
Latte di Canapa Ricetta B- Paragonato ad una integrazione di soia ad uso Pediatrico
- 7 oz di latte di canapa classico fortificato Pacific Foods®
- 2.5 TBSP di proteine della canapa in polvere Bob’s Red Mill®
- 1 TBSP di crema di cocco Goya®
- ½ TBSP di Source of Life® Animal Parade® Multivitaminico liquido(MVI) (Opzionale- considerare se la bevanda integrativa è la principale fonte di nutrimento o se il bambino riceve un’integrazione multivitaminica separata)
- Quantità per 1-8 oz a porzione
Nota: per dare più gusto alla bevanda si può aggiungere lo sciroppo Hershey’s® al gusto di Fragola o Cioccolato.
La Ricetta A è appropriata per un bambino normale. La Ricetta B è più adatta ad un bambino che necessita di calorie e proteine addizionali provenienti da un’integrazione nutrizionale. Nelle ricette dovrebbero essere utilizzati marchi specifici di ingredienti, poiché le aggiunte di vitamine e minerali variano notevolmente tra i diversi marchi.
Alimentazione dei bambini di 1-2 anni d’età
I bambini vegetariani non mostrano differenze significative nella crescita se comparati agli altri bambini onnivori. È stato segnalato che i bambini vegani risultano essere più magri di quelli vegetariani e di quelli non-vegetariani molto probabilmente a causa di un elevato consumo di alimenti ingombranti e con minore apporto energetico.58 Alcuni studi precedenti dimostrano che, sia i bambini vegetariani che quelli vegani, sono più bassi rispetto ai loro potenziali di crescita in altezza stimati sulla base dell’antropometria dei loro genitori.59 Tuttavia, altri studi più recenti hanno dimostrato che le differenze di altezza tra i bambini vegetariani e quelli vegani rispetto ai bambini non-vegetariani non sono statisticamente significative.60 I bambini di età inferiore ai 5 anni, le cui diete sono costituite principalmente da alimenti ingombranti con un elevato tenore in fibra, vanno incontro ad un rischio maggiore di crescita scarsa dovuta ad un basso apporto di energia causato dal precoce senso di sazietà. Ai più piccoli, se la loro crescita sembra essere incerta, dovrebbero essere serviti alimenti ad alto contenuto calorico e a basso contenuto di fibre. I fabbisogni proteici ed energetici dei bambini vegetariani sono identici a quelli dei bambini non vegetariani. Secondo alcuni esperti i bambini vegani hanno fabbisogni energetici simili, ma potrebbero aver bisogno di un quantitativo leggermente superiore di proteine.61 Ad esempio, è stimato che un bambino vegano di 3 anni che pesa 13 chili ingerisca una dose giornaliera raccomandata di proteine che va dai 17 ai 18 grammi (1.35 gr/kg), mentre la dose raccomandata per un bambino non vegano della stessa età e dello stesso peso è di 14 grammi di proteina (1.05 gr/kg). La tabella 4 ci fornisce un esempio di un ipotetico menù per un bambino vegetariano di 2 anni che pesa 12 kg e che è moderatamente attivo, che fornisce le 1000 kcal raccomandate e la dose di 12.6 gr (1.05 gr/kg se vegetariano) o 16.2 gr (1.35gr/kg se vegano) di proteine. Le fonti proteiche accettabili per i bambini vegetariani includono i legumi, il tofu, i burri di noce, i prodotti derivati dalla soia, gli analoghi della carne, i cereali integrali e le barrette proteiche. È possibile utilizzare giornalmente un certo numero di analoghi proteici per assicurare un’adeguata assunzione. I medici possono utilizzare, per i soggetti vegetariani e vegani, i modelli alimentari presenti nel “ Dietary Guidelines for Americans” per aiutare nella pianificazione di un menù. I livelli di energia di 1000, 1200, 1400 e il 1600 kcal sono considerati appropriati per i bambini con un’età che va dai 2 ai 5 anni, con il livello energetico specifico dipendente anche da età, sesso e livello di attività fisica svolto.62 Le diete per bambini con un elevato quantitativo di alimenti ingombranti come cereali integrali, frutta e verdura possono determinare una sazietà precoce limitando l’assunzione di cibo e quindi di nutrienti e di calorie. L’uso di cereali raffinati (come ad esempio pane bianco e riso) e l’eliminazione occasionale della buccia dalla frutta e dalla verdura può aiutare nel controllo dell’ingestione della fibra.
Tabella 4. Esempio di Menù per un bambino di 2 anni vegetariano o vegano.a
aQuesto Menù segue le raccomandazioni per il ferro (basato sulla dose giornaliera raccomandata di 12.6 mg per un bambino vegetariano di 2 anni). La vitamina D segue le raccomandazioni di 15 mg/die. Sulla base dell’assunzione usuale e dell’esposizione alla luce solare, possono essere necessarie delle integrazioni di questi nutrienti.
L’assunzione frequente di alimenti con alto tenore calorico e a basso ingombro, come l’avocado, gli oli, la frutta secca, i burri di noce (se appropriati), la crema di cocco e i succhi di frutta, può essere utile per soddisfare i fabbisogni energetici. Nella tabella 5 c’è una lista di fonti di nutrienti chiave per i bambini vegetariani. È appropriato l’uso, nei vegetariani, di un integratore multivitaminico/multiminerale giornaliero per bambini, che contenga vitamina B12, vitamina D, ferro, zinco e iodio. Sono disponibili in commercio complementi multivitaminici che non contengono prodotti di origine animale. Se si sospetta un’inadeguata assunzione di calcio si può dare un’integrazione separatamente. Se un bambino vegetariano o vegano va incontro ad una diminuzione di peso o è al di sotto del quinto percentile per il peso per l’età o per il peso per la lunghezza, dovrebbero essere aggiunte alla dieta calorie supplementari. I grassi aggiuntivi possono promuovere l’acquisizione di peso apportando un certo quantitativo di calorie in un piccolo volume. La tabella 3 fornisce degli esempi di alimenti ad alto contenuto di grassi. Annotazioni alimentari periodiche possono aiutare i professionisti nel valutare l’adeguatezza di calorie, proteine e altre sostanze nutritive. Gli integratori alimentari possono essere utilizzati per fornire ulteriori calorie, proteine e vitamine. Un’integrazione a base di latte bovino può essere usata per i bambini vegetariani mentre per i bambini vegani può essere usata un’integrazione a base di soia. Se la famiglia rifiuta sia il latte bovino che i prodotti a base di soia, può essere prescritta una bevanda simile al latte, figura 2). I bambini vegetariani e vegani, come tutti i bambini, corrono il rischio di essere in sovrappeso. I bambini il cui BMI è uguale o superiore al 85° percentile (paragonato ai bambini della stessa età e dello stesso sesso) sono classificati come sovrappeso.65 Per aiutare a controllare l’aumento di peso di questi bambini, le calorie devono essere diminuite. Gli alimenti vegetariani ad alto contenuto calorico che si usano solitamente dovrebbero essere evitati o limitati compresi i latticini grassi, i burri di noci e gli oli. I dolci confezionati, gli snack e le bevande zuccherate dovrebbero essere consumati raramente o meglio ancora mai. Da raccomandare un maggior consumo di frutta, verdura e cereali integrali per promuovere un sano aumento di peso.
Allergie ed Intolleranze alimentari
I bambini vegetariani possono sviluppare allergie agli alimenti che sono fondamentali per la loro dieta come i latticini, la soia, il grano e la frutta secca. Dovrebbero essere utilizzati degli alimenti alternativi che hanno un profilo nutrizionale simile al fine di sostituire gli alimenti che non possono essere tollerati. Ad esempio, i latticini sono una buona fonte di proteine, calcio, vitamina D e vitamina B12 per i bambini vegetariani. I prodotti fortificati a base di soia possono sostituire i latticini e fornire questi nutrienti in una forma più assorbibile. Altri latti vegetali fortificati (ad esempio latte di riso, canapa e mandorla) possono fornire calcio, vitamina D e vitamina B12 ma contengono molta meno proteina ed energia rispetto al latte bovino. I bambini vegani con un’allergia alla soia, devono necessariamente trovare delle fonti alternative sia di proteina e sia di quei nutrienti che vengono utilizzati comunemente per fortificare il latte di soia.
Tabella 5. Fonti principali di Nutrienti per i bambini vegetariani
Altre fonti proteiche possono includere fagioli secchi, noci e burro che deriva da esse e il seitan (un derivato proteico del grano). Possono essere necessarie integrazioni di calcio, vitamina D e vitamina B12.
Figura 3. Ingredienti ad alto tenore calorico che possono essere inseriti tra gli alimenti per vegani
Oli, Margarina
- 35-40 kcal per cucchiaino
- Aggiungerlo ai purè per bambini, ai cereali caldi, ai cereali in chicchi, alla pasta e alle verdure
- Spalmare o spruzzare sul pane, sui bagel o sui muffin
- Utilizzare condimenti per insalata a base di olio sulle verdure, sulle zuppe e come marinata per il tofu
Crema di cocco
- 70 kcal per cucchiaio
- Aggiungere a yogurt non di latte bovino, smoothies, budini e ai latti alternativi
- Sostituire o aggiungere in ricette per prodotti da forno, salse, zuppe e stufati.
Burri di noce
- 95-100 kcal per cucchiaio
- Spalmare un sottile strato su pane, crackers, bagels, muffin e frutta
- Aggiungere a cereali caldi, smoothies e salse
- I burri di noce non dovrebbero essere mangiati al cucchiaio per evitare il rischio di soffocamento nei bambini con meno di 4 anni
Avocado
- 25 kcal per cucchiaio (purè); 75 kcal in ¼ di Avocado
- Utilizzare tal quale (purè) come omogenizzato, sui tramezzini (a fette), nelle insalate o trasformato in smoothies
- Fare un guacamole da mangiare con pane pita o cracker morbidi; utilizzare in tacos, burritos e salsa di fagioli
Germe di grano
- 25 kcal per cucchiaio
- Aggiungere alle miscele per pane istantaneo, pancake, waffles, muffin e biscotti
- Mescolare a cereali caldi, stufati, patate schiacciate, yogurt e smoothies
Frutta a guscio – Mandorle, Noci, Noci del Brasile
- 110 kcal per 1/8 di tazza (noci miste)
- Sminuzzare bene e spargere su cereali freddi o caldi, yogurt, frutta e insalate
- Tagliare finemente e mescolare a muesli, semi, e frutta secca per fare dei mix da consumare come snack.
Il Programma WIC (donne, neonati e bambini) per Vegetariani e Vegani
Lo Special Supplemental Nutrition Program per WIC fornisce alimenti nutrienti al fine di integrare le diete di neonati e di bambini le cui famiglie non sono in grado di soddisfare, con il loro reddito, i criteri contro il rischio nutrizionale. I bambini vegetariani e vegani possono beneficiare del programma WIC. I bambini vegani, coinvolti in questo programma, possono ricevere dei voucher per acquistare succhi di frutta, cereali per la colazione, frutta, verdura, cereali integrali (pane, bulgur, avena, orzo e tortillas), fagioli secchi o in scatola, burro di noccioline, tofu e latte di soia. Il latte di soia e il tofu coagulato con un sale di calcio (il calcio solfato) possono essere sostituiti dal latte solo secondo documentazione medica riguardante le condizioni di salute.66 Il latte di soia deve soddisfare specifici livelli di nutrienti, deve infatti contenere almeno 276 mg di calcio, 8 g di proteine e 100 UI di vitamina D per tazza.66,67 Non tutti i programmi WIC statali consentono la sostituzione del latte di soia e del tofu (coagulato con il calcio solfato) con il latte. Oltre ai vouchers per gli alimenti adatti ai vegani, i latto-ovo vegetariani possono riceverne anche altri per il latte, per il formaggio (che può essere sostituito per la stessa quantità dal latte) e per le uova.
Conclusioni
I neonati e i bambini vegetariani o vegani che vengono alimentati con una dieta bilanciata crescono e sviluppano normalmente. I genitori, o coloro che assistono i bambini vegetariani e vegani, dovrebbero essere informati su quali sono le fonti migliori di proteine e di grassi così come sulle assunzioni appropriate di vitamine e minerali. È molto importante che le assunzioni di calcio, ferro, zinco, vitamina B12, vitamina D e di acidi grassi omega-3 siano sfruttate al meglio fornendo o delle buone fonti alimentari o delle integrazioni. Se necessario possono essere discussi, con gli operatori sanitari, alcuni suggerimenti utili per l’inserimento di cibi ad alto contenuto calorico o di bevande nutrizionali supplementari allo scopo di migliorare la crescita. In generale, quando i neonati e bambini piccoli sono alimentati con una dieta a base vegetale ma varia e che fornisce le adeguate calorie, proteine e sostanze nutritive, crescono comunque in modo appropriato.
Note dell’Autore
Gli autori hanno dichiarato che non vi è potenziale conflitto di interessi per quanto riguarda la ricerca, la paternità, e/o la pubblicazione di questo articolo. Gli autori desiderano ringraziare Sue Konek, MA, RD, CSP, CNSD, LDN e Robin Meyers, MPH, RD, LDN per il loro supporto tecnico e Karen Bubb, DTR, per le sue analisi dei nutrienti.
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