Il Gruppo Operativo ha studiato e verificato un’innovazione gestionale che permette di ridurre l’emissione di ammoniaca e gas serra dal digestato sia in fase di stoccaggio che di utilizzo agronomico, rendendo la digestione anaerobica ancora più conveniente dal punto di vista ambientale ed anche economico.
Come gestire il digestato per minimizzare la volatilizzazione di ammoniaca e di gas serra in fase di stoccaggio e distribuzione agronomica è la domanda a cui ha dato risposta il Gruppo Operativo per l’Innovazione Digestato&Emissioni – Riduzione delle emissioni nella gestione del digestato durante il convegno conclusivo del progetto svoltosi in modalità webinar. Il convegno è stato preceduto da una visita guidata virtuale alle due aziende zootecniche partner del GOI, nelle quali sono state effettuate le prove.
Il progetto, finanziato dal Psr 2014-2020 dell’Emilia-Romagna, ha dimostrato che sia in fase di stoccaggio che di utilizzo agronomico è possibile ridurre le emissioni di ammoniaca e protossido di azoto adottando buone pratiche quali:
- la separazione solido-liquido,
- la copertura degli stoccaggi,
- l’acidificazione del digestato per abbassarne il pH,
- la valorizzazione agronomica del digestato a fini fertilizzanti impiegando tecniche di distribuzione innovative (distribuzione rasoterra a banda oppure con leggero interramento) nelle tempistiche suggerite dallo stato delle colture e dei terreni.
Questi risultati, che andranno ulteriormente approfonditi per analizzare aspetti non previsti in questo progetto, rendono la digestione anaerobica un processo doppiamente vincente dal punto di vista ambientale ed economico, rispetto all’utilizzo del liquame tal quale.
Capofila del progetto è il CRPA di Reggio Emilia; le aziende nelle quali è stata svolta l’attività di ricerca sono la Società Agricola Pedrotti (900 bovine in lattazione e un impianto di digestione anaerobica che alimenta un cogeneratore da 330 kW elettrici per un potenziale produttivo di 2.600.000 kWhe/anno lordi) e la Società Agricola Barba Piergiorgio e F.lli (280 bovine in lattazione con un impianto di biogas da 99 kWe).
Per approfondimenti: www.digestatoemissioni.crpa.it
Fonte: GOI Digestato&Emissioni