Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona hanno ospitato questa mattina l’incontro sull’innovazione tecnologica e digitale, una leva strategica per aumentare la competitività e la sostenibilità del lattiero-caseario, settore particolarmente rilevante e trainante per l’economia italiana. L’intervento è stato organizzato dall’ Osservatorio Smart AgriFood – Politecnico di Milano e Università di Brescia. Attraverso dati della Ricerca 2018 ed esperienze raccontate dai diretti testimoni, il tavolo Lattiero Caseario 4.0 dell’Osservatorio Smart AgriFood ha illustrato le opportunità emerse dall’utilizzo di tecnologie digitali con lo scopo di ridurre inefficienze di alcune procedure delle singole aziende e favorire l’integrazione dell’intera filiera.

La ricerca sul lattiero-caseario 4.0 va a toccare sostanzialmente tre temi principali, nello specifico l’impiego della ricetta veterinaria elettronica, l’export di prodotti lattiero-caseari e la logistica.

Per quanto riguarda la ricetta veterinaria elettronica, progetto del Ministero della Salute, in fase test dal 2015 ed obbligatorio dal 2019, sono stati visti dei risultati positivi per quanto riguarda migliori prestazioni economiche del sistema, con aumento della valorizzazione del prodotto, benefici sull’abbattimento dei costi globali, e vantaggi di tipo gestionale, come la riduzione dello stress, riduzione del carico di documenti da gestire, una filiera più sostenibile e un miglior benessere animale.

L’export italiano dei prodotti alimentari di origine animale vale 10,3 miliardi di euro. L’export digitale dei beni di consumo assume tratti rilevanti, portando a 9,2 miliardi il valore complessivo degli scambi nel 2017, con un tasso di crescita annuale del 20% dal 2015. L’Osservatorio SmartAgrifood, grazie all’approccio di analisi e ricerca, ha notato come le soluzioni digitali possano supportare e rendere più efficiente la tracciabilità di filiera. Tuttavia, un ulteriore aspetto importante per alleggerire il carico degli operatori e consentire un miglioramento sotto il profilo export sarebbe avere accesso libero ai dati (open data), in particolare grazie alla condivisione di dati tra enti sanitari, industrie, consorzi, etc., soprattutto a vantaggio del superamento delle difficoltà di reperimento.

Altro tema di ricerca discusso è il mondo della logistica, presentato dal direttore dell’osservatorio Contract Logistics, nonché ricercatore per l’osservatorio Smart Agrifood Damiano Frosi. Il comparto logistica vale il 7% del PIL italiano ed incide per il 7,5 % sul fatturato nel lattiero-caseario. Sono stati affrontati dei temi caldi relativi alla logistica, ovvero quali sono le principali innovazioni digitali e tecnologiche nella logistica e quali di queste innovazioni coinvolgono nella filiera lattiero-casearia. Le parole chiave di questo settore, connesse alla logistica, sono sostenibilità (alla quale già molte aziende stanno puntando per ridurre l’impatto ambientale adottando soluzioni energetiche utili), trasformazioni digitali e tecnologiche ed omnicanalità e servizi avanzati. Tra questi, l’uso di app dedicate alla logistica (come i sistemi GPS) dimostrano un buon utilizzo da parte degli operatori come supporto informativo integrativo durante il processo di consegna.