Secondo i nuovo dati presentati da Eurostat, a marzo 2020, mese in cui le misure di contenimento della pandemia hanno iniziato ad essere applicate, nei macelli italiani la produzione di carne di vacca è diminuita del 41,5% (rispetto a marzo 2019) mentre quella di carne di vitello è diminuita del 10,9%, con il calo maggiore tra gli Stati membri dell’UE. 

A marzo 2020, i macelli dell’UE hanno prodotto 2,0 milioni di tonnellate di carne suina (in peso carcassa) e 0,6 milioni di tonnellate di carne bovina. Rispetto a marzo 2019, questi ultimi dati mensili rappresentano un aumento del 3,3% nella produzione di carne suina e un lieve calo dello 0,4% per la carne bovina.

Questi dati suggeriscono che la produzione di queste carni nell’UE non è stata immediatamente influenzata dalle misure di contenimento della pandemia di COVID-19 che hanno iniziato ad essere applicate a marzo 2020.

Pigmeat production in the EU - 1 000 tonnes in carcass weight

Source dataset: apro_mt_pwgtm

L’apparente stabilità nella produzione di carne bovina nell’UE è dovuta a sviluppi contrastanti: mentre la macellazione dei vitelli (- 4,3% a marzo 2020 rispetto a marzo 2019) e delle vacche (- 5,7%) è diminuita, quella di tori e vitelloni è aumentata (+ 4,5%). Nel caso di vitelli, tori e vitelloni, i livelli di produzione nel marzo 2020 erano vicini a quelli di marzo 2018. Va notato che i vitelli e le vacche provengono da allevamenti da latte, mentre i tori e i vitelloni vengono allevati solo per la carne.

Bovine meat production in the EU - 1 000 tonnes in carcass weight

Source dataset: apro_mt_pwgtm

Questo andamento a livello di UE riflette gli sviluppi di ciascuno degli Stati membri. La produzione di carne suina a marzo 2020 è stata superiore a quella di marzo 2019 in molti dei principali produttori, ovvero: Spagna (+ 12,7%), Paesi Bassi (+ 6,1%), Germania (+ 3,9%), Francia (+ 1,4%) e Polonia (+ 1,3%).

Il calo complessivo della quantità di carne di vacca prodotta a livello dell’UE tra marzo 2020 e marzo 2019 è stato trainato dalla pesante diminuzione che si è verificata in Italia (-41,5%), Polonia (-10,7%) e Germania (-6,5%), che compensa gli aumenti in Francia (+ 1,1%) e Paesi Bassi (+ 19,8%).

Il calo complessivo della quantità di carne di vitello prodotta a livello dell’UE deriva principalmente dal crollo della produzione in Italia (-10,9%), Paesi Bassi (-8,0%), Belgio (-7,3%) e Francia (-5,5%).

Le notevoli diminuzioni che si sono verificate in Italia riflettono in gran parte l’attuale ristrutturazione del comparto della carne bovina del Paese.

Fonte: Eurostat