I prossimi cicli di negoziazione sulle future relazioni UE-Regno Unito determineranno il futuro del settore lattiero-caseario europeo e britannico. Qualsiasi shock a questo settore interesserà la parte industriale e sociale dell’Europa rurale. EDA quindi, in considerazione anche dei nuovi incontri di negoziazione previsti in agosto e settembre, chiede un livello di pragmatismo senza precedenti nei negoziati tra UE e Regno Unito. Secondo l’Associazione infatti è necessario trovare un delicato equilibrio a vantaggio dei cittadini e delle imprese di entrambe le parti. In questo modo il mercato interno dell’UE sarà preservato e protetto e sarà assicurata la parità di condizioni. Entrambe le parti riconoscono che il Regno Unito ha bisogno del suo margine di manovra ma anche che nessuna delle due può essere sacrificata.

Le esportazioni di prodotti lattiero-caseari dell’UE rappresentano circa il 99% (in volume) delle importazioni di prodotti lattiero-caseari del Regno Unito mentre circa il 92% (in volume) delle esportazioni del Regno Unito sono destinate all’UE: cifre molto elevate per entrambe le parti. “Il Regno Unito ha deciso di uscire dall’UE e dal mercato interno e questa decisione ovviamente avrà anche il suo impatto economico, ma non chiediamo ai consumatori ed alle imprese di buttare miliardi di euro e sterline all’anno dal finestra a causa delle inutili barriere commerciali“, ha dichiarato l’EDA. “Assicuriamoci che i consumatori dell’UE e del Regno Unito possano ancora godere di una grande varietà di prodotti lattiero-caseari di standard elevati a prezzi ragionevoli; idealmente assicurando una stretta cooperazione e zero dazi sul commercio di prodotti lattiero-caseari, insieme a costi e gestione amministrativa della frontiera il più contenuti possibile“.

Il mancato raggiungimento di un accordo rischia di interrompere in modo significativo i flussi commerciali dei prodotti lattiero-caseari in entrambe le direzioni. Più di 1,2 milioni di tonnellate di prodotti lattiero-caseari dell’UE potrebbero dover trovare nuovi mercati, altrimenti i consumatori britannici dovranno assorbire l’aumento dei costi.

L’esportazione di prodotti lattiero-caseari del Regno Unito nell’UE diventerebbe commercialmente difficile, visto il Piano tariffario WTO MFN dell’UE.

Siamo pronti a discutere di questo pragmatismo al fine di garantire un accordo, dal momento che è chiaro che l’attuale situazione di stallo sarà estremamente dannosa per i consumatori, gli agricoltori e la società dell’UE e nel Regno Unito.

E’ scontato che le disposizioni sulla parità di condizioni sottoscritte dal Regno Unito nell’accordo di uscita, nonché il protocollo sull’Irlanda e l’Irlanda del Nord, saranno manenute nei negoziati. Siate certi che il settore lattiero-caseario non si fermerà: le nostre industrie continueranno a prepararsi ad una possibile hard Brexit ed alle relative conseguenze economiche ed amministrative, derivate anche dall’emergenza Covid-19 e all’instabilità economica. Tuttavia, allo stesso tempo, incoraggiamo fortemente i responsabili politici a trovare una soluzione gestibile per i consumatori e l’industria, come stiamo facendo noi stessi fin dall’inizio di questo processo, ad esempio elaborando il nostro documento congiunto EDA – Dairy UK, Future UK-EU Dairy Framework“.

 

Fonte: European Dairy Association