La Fiscalità, la previdenza, gli incendi e la figura agromeccanico sono i temi caldi.

“Nel dibattito politico condotto in questa fase con i soliti toni eccessivi, questa volta non sarà Cai ad avanzare proposte ai candidati, ma siamo qui per conoscere in maniera approfondita quali sono i programmi dei candidati e dei partiti. L’agricoltura vale, da sola, quasi 50 miliardi di euro ed è, insieme all’agroalimentare, che vanta una produzione lorda vendibile di circa 250 miliardi, una delle forze trainanti dell’economia italiana. Gli agromeccanici sono parte integrante della filiera. Quali risposte pensano di dare i partiti?”.

È questa la posizione provocatoria della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, realtà che rappresenta circa 10mila imprese, guidata da Gianni Dalla Bernardina.

“Come contoterzisti attendiamo da anni che venga data vita ai decreti attuativi che definiscono l’imprenditore agromeccanico professionale, collocandolo nell’ambito dell’agricoltura senza più ambiguità, come peraltro previsto da diverse proposte di legge – afferma Dalla Bernardina -. Dobbiamo reiterare di nuovo la richiesta? È un paese normale quello che non riesce ad allocare le risorse dei Programmi di sviluppo rurale e sbarra le porte agli agromeccanici?”.

Uno dei nemici dell’economia è la burocrazia eccessiva che, al pari di normative fantasiose e limitanti, limitano la crescita delle imprese. In tema di prevenzione incendi, previdenza, fiscalità, revisione macchine agricole, sicurezza sulle strade: le posizioni di Cai sono note e tendono all’armonizzazione delle regole fra contoterzisti e agricoltori. “I candidati come la pensano, in merito?”.

Fonte: Servizio Stampa Cai