Con il decreto direttoriale 6 novembre 2020 sono stati prorogati i termini per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sull’intervento di sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare definito con il decreto 11 giugno 2020 del Ministro dello Sviluppo economico. Dal 10 dicembre 2020 le imprese potranno presentare le domande, anche in forma congiunta. L’apertura della procedura di pre-compilazione è fissata al 30 novembre prossimo. Il decreto di proroga dei termini recepisce inoltre le ulteriori risorse disponibili destinate all’intervento a seguito del cofinanziamento della Regione Piemonte. Per l’intervento sono ora disponibili 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI, e 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.
Interventi per progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare: di cosa si tratta?
L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, attivato con il decreto 11 giugno 2020, sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
Quest’intervento si rivolge ad imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
L’intervento sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs) descritte nell’allegato n. 1 al DM 11 giugno 2020.
I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
- innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
- sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
L’intervento ammette anche progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.
I progetti ammissibili inoltre devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro;
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
- 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI);
- 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
- 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord;
- 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
- 2 milioni a valere sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio regionale.
Inoltre le agevolazioni per le imprese corrispondono a finanziamenti agevolati del FRI, per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto.
Per quanto riguarda i contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
- 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
- 15% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Le agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa sono concedibili alle imprese unicamente in concorso tra loro, seguendo i vincoli di destinazione territoriale previsti per i contributi.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico