Si è morto uno di noi. Uno di quelli che chiama vacca la mucca. E’ morto Meir Tinsky che tutti noi chiamavamo semplicemente Mario. Se ne é andato un “passionario” che amava le vacche, la sua Israele, la sua famiglia e i suoi amici sparsi in ogni angolo del pianeta; Mario amava tanto anche l’Italia che aveva iniziato a frequentare tanti anni fa, da quando con i “ragazzi” della odierna TDM iniziò a presentare l’allora ostico argomento di pedometri e quant’altro e ci aprì la strada verso la strana nazione d’Israele che faceva tanto latte in mezzo al caldo e alla guerra. Mario è morto  troppo presto, a 63 anni. Era nato in Uruguay e  nel 1973 emigrò in Israele portando con se il calore e la simpatia latino-americana e acquisendo il duro rigore israeliano. Questa sua “duplice attitudine” ha conquistato il cuore e la mente di tanti sui profondi estimatori. Me compreso. A Mario devo i tanti spunti di riflessione e i primi contatti con gli allevatori israeliani che tuttora mi piace pensare  siano i migliori del mondo. Un modello di rigore non ideologico ma di pura semplicità ed efficienza. Caro Mario penso di poterti salutare a nome di tutti i lettori e autori di Ruminantia. L’avrei voluto fare alla Fiera di Cremona. Avrei voluto scherzare con te della tua “napoletanità” come facevo da oltre 20 anni.

Rimarrai per sempre nei nostri cuori

Ciao Mario

Alessandro