Il diffondersi dei robot di mungitura ha fatto scoprire a molti i vantaggi, per la salute delle bovine e per i ricavi degli allevatori, che derivano dal mungere più di due volte al giorno.

Le bovine producono di più, l’effetto di diluzione della percentuale di grasso e proteina che si osservava un tempo non c’è più e si riducono mastiti e cellule somatiche. Si stima che la terza mungitura possa migliorare la produzione di latte di almeno il 10%.

Una stalla di 200 bovine in lattazione che ha una media produttiva di tutto l’anno di 33 kg di latte potrebbe avere un incremento di almeno 3.5 kg di latte, ossia di 255 500 kg di latte complessivi che, ad un prezzo medio finito (premi e IVA) di 0.4 euro/kg, porterebbero ad un maggior ricavo di 102 200 euro totali. Da questi ricavi vanno sottratti i costi in termine di personale, materiali di consumo e manutenzione, derivanti dalla terza mungitura, che sono necessariamente diversi da azienda ad azienda.

Le vacche che abbiamo negli allevamenti sono ormai tutte predisposte a produrre più latte ma se vengono munte solo due volte al giorno, e magari con gruppi di mungitura con collettori piccoli, è come se si volesse far passare un fiume in un imbuto.

Se la bovina allattasse il suo vitello esso berrebbe il latte più di 8 volte al giorno; la terza mungitura non rappresenta quindi una forzatura della natura ma un modo di avvicinarsi maggiormente ad essa.

Detto questo, bisogna però sottolineare che non tutte le stalle che utilizzano le sale mungitura hanno i requisiti per passare dalla seconda alla terza. Il rischio che si corre è che, se la sala mungitura ha poche poste o la mungitura è troppo lenta, la bovina sia costretta a trascorrervi molto ore al giorno, sottraendo tempo al mangiare, riposare e socializzare con le altre bovine.

Ci sono diverse tecniche per valutare se l’impianto di mungitura della stalla sia idoneo per fare la terza mungitura ma la cosa più semplice e a prova d’errore è ricordarsi come le vacche ripartiscono il proprio tempo, e quali sono le loro priorità.

Le bovine da latte amano trascorrere sdraiate molto tempo (11-12 ore) a dormire (poco) e a ruminare (molto). Una bovina “media” che produce 33 kg di latte farebbe 11 pasti al giorno della durata media di 28.8 minuti e ruminerebbe circa 450 minuti al giorno. Di conseguenza, il mangiare e il ruminare le occupano quasi 13 ore al giorno.

Il passaggio dalle due alle tre mungiture è senza dubbio una scelta vincente per l’economia dell’allevamento e la salute delle bovine, ma ne va attentamente valutata la fattibilità tecnica ed economica. Se la l’adozione della terza mungitura comporta una sosta molto prolungata in sala d’attesa e quindi sottrare tempo al  mangiare e al riposare è una pratica da sconsigliare decisamente.