I deputati della Commissione per l’ambiente hanno interrogato il vicepresidente esecutivo Timmermans sul nuovo piano della Commissione per gli obiettivi climatici per il 2030, chiedendo un’azione tempestiva per il raggiungimento della neutralità delle emissioni di carbonio.

Lunedì la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) ha tenuto un dibattito con Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della Commissione UE, sul rafforzamento dell’ambizione climatica dell’Europa per il 2030.

L’onorevole Timmermans ha presentato il piano della Commissione per ridurre le emissioni di gas serra dell’UE di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, come annunciato il 17 settembre nel discorso sullo stato dell’Unione dal Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Attualmente, le emissioni non stanno diminuendo abbastanza velocemente“, ha affermato Timmermans, sottolineando però che il raggiungimento delle emissioni zero è sia fattibile che vantaggioso per l’UE. Timmermans ha invitato il Parlamento a confermare l’obiettivo proposto del 55% per il 2030 come nuovo contributo determinato a livello nazionale dell’UE ai sensi dell’accordo di Parigi ed a sottoporlo all’UNFCCC entro la fine di quest’anno.

Pascal Canfin (Renew, FR) ha ricordato agli eurodeputati che la prossima settimana la plenaria voterà su una relazione della commissione per l’ambiente sulla legge sul clima dell’UE, che prevede una riduzione delle emissioni del 60% nel 2030.

Diversi eurodeputati hanno espresso la loro preoccupazione che il nuovo obiettivo per il 2030 proposto dalla Commissione sia un obiettivo netto, fatto che lo renderebbe secondo loro meno ambizioso dal momento che le riduzioni effettive sarebbero minori perché anche le emissioni rimosse attraverso i pozzi di assorbimento del carbonio conterebbero per il raggiungimento dell’obiettivo. Timmermans ha difeso l’obiettivo netto per il 2030, affermando che i pozzi di assorbimento del carbonio sono necessari per raggiungere la neutralità e sono pienamente in linea con gli impegni internazionali.

I deputati hanno anche interrogato l’onorevole Timmermans sulla probabilità che altri paesi non membri dell’UE seguano l’esempio dell’UE e aumentino le loro ambizioni climatiche. Timmermans ha risposto che l’azione per il clima deve essere una “corsa verso l’alto”, informando gli eurodeputati che ci sono iniziative interessanti in materia in corso di avanzamento o in cantiere in molti paesi.

Timmermans ha infine informato i deputati al Parlamento europeo che la Commissione presenterà proposte entro giugno 2021 per rivedere la legislazione dell’UE riguardo aspetti come l’EU Emissions Trading System, l’efficienza energetica e le politiche sulle energie rinnovabili e il rafforzamento degli standard di CO2 per i veicoli stradali per consentire all’UE di raggiungere un obiettivo più ambizioso.

La registrazione del dibattito è disponibile qui.

Contesto

Nel marzo 2020, la Commissione ha proposto una legge sul clima dell’UE che renderebbe un requisito legale per l’Unione diventare a impatto zero sul clima entro il 2050, come parte del Green Deal europeo. Ciò segue la decisione del Consiglio europeo del dicembre 2019 di approvare l’obiettivo della neutralità climatica nel 2050. Il 17 settembre la Commissione ha modificato la sua proposta per includere un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030.

Il Parlamento ha svolto un ruolo importante nello spingere per una legislazione sul clima dell’UE più ambiziosa e ha dichiarato l’emergenza climatica il 29 novembre 2019.

Fonte: Parlamento europeo