– Leggero calo del prezzo medio del latte alla stalla in UE nel febbraio 2017: 33,4 c/kg (-0,3%).

– Diminuzione del prezzo del latte spot la scorsa settimana sia in IT (33.75 c/kg) che in NL (31.50 c/kg).

– Aumento del prezzo del burro UE la settimana scorsa, rispetto alla media delle 4 settimane precedenti, e leggera diminuzione del prezzo di formaggio e polveri.

– Rispetto a gennaio 2017, i prezzi del latte sono aumentati nel mese di febbraio in Nuova Zelanda fino a raggiungere 33,5 c/kg (+ 0,5%) e sono rimasti invariati negli Stati Uniti a 39.8 c / kg.

– In UE e Oceania il prezzo del burro espresso in dollari è aumentato in modo significativo rispetto a due settimane fa, rispettivamente + 4,5% e + 10,0%. In US invece il prezzo del burro ha subito un calo (-2,1%). Il burro UE è il più competitivo sui mercati mondiali.

– Il prezzo della SMP ha subito un significativo calo in USD in Oceania (-9,1%) e in misura minore in UE (-2,8%), la SMP degli Stati Uniti rimane la più economica.

– I costi di mangimi ed energia sono diminuiti (-2,6% e -5,9% rispettivamente) nella settimana 14, rispetto alla media delle precedenti 4 settimane.

– L’asta GDT del 4 aprile si è chiusa con un aumento dell’indice generale del + 1,6%.

Il “DAIRY PRODUCTS-DASHBOARD” prodotto dallo European Milk Market Observatory della Commissione Europea dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale. Questa tabella contiene informazioni importanti sulla produzione, sulle esportazioni e importazioni e sulle quotazioni del latte crudo (raw milk), burro (BUTTER), polvere di latte magro (S.M.P.), polvere di latte magro (W.W.P.) e formaggio generico (CHEDDAR) in Europa, Oceania e USA. Le informazioni contenute nel DASHBOARD sono utili agli allevatori e al terziario pubblico e privato per seguire in tempo reale l’evoluzione del mercato del latte. Attenzione necessaria per programmare gli investimenti e soprattutto per poter avere maggiori strumenti per seguire il prezzo del latte alla stalla e la sua contrattazione.

Per scaricare il Pdf: dashboard dairy 12 aprile

Fonte: Milk Market Observatory