L’ultimo trimestre 2019 mostra un cambio di direzione nel comparto agricolo. Il valore aggiunto della branca agricoltura, silvicoltura e pesca registra i primi segnali positivi, con un incremento del 1,4% rispetto al trimestre precedente. Il trend positivo riguarda anche il comparto occupazionale, le cui unità lavorative impiegate aumentano del 2%, favorendo la crescita dei redditi pro-capite del settore. Soffrono gli investimenti, ma con una diminuzione meno marcata di quella registrata nei trimestri precedenti.
Nel IV trim. 2019 le esportazioni agroalimentari (AA) dell’Italia sono state pari a circa 11,64 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 4% rispetto allo stesso periodo del 2018; le importazioni sono invece cresciute del 3,4%. In forte aumento i flussi verso la Francia (+6,3%). Crescono di oltre l’8% anche le esportazioni verso la Russia, mentre calano quelle verso il Regno Unito (-0,7%), la Svezia (-1,6%) e la Grecia (-0,7%). In linea con il precedente trimestre, crescono le importazioni da molti dei principali fornitori di prodotti AA per l’Italia. I flussi provenienti da Germania e Spagna aumentano rispettivamente del 4,5% e 6,1%. Si registra, invece, un calo delle importazioni dagli Stati Uniti (-6,6), legato soprattutto ai minori flussi di semi di soia.
A livello di comparti si evidenzia una crescita di circa l’8% dell’export di derivati dei cereali, frutta e prodotti lattiero-caseari. Rilevante la crescita sia delle esportazioni (+6,8%) che delle importazioni di carni (+14,2%). Si riducono, invece, del 3% le importazioni di prodotti ittici.
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Fonte: CREA