In vista dei triloghi tra le istituzioni europee sul piano dell’UE per l’energia rinnovabile, il Copa e la Cogeca chiedono una politica stabile a lungo termine onde massimizzare il potenziale dei biocarburanti derivanti da seminativi per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Il Copa e la Cogeca hanno adottato una posizione aggiornata sulla promozione dell’energia rinnovabile europea.
Il Segretario generale del Copa e della Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “L’UE dovrà contare su biocarburanti derivanti da seminativi dopo il 2020 per poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici ed energetici dell’UE e per garantire la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dal settore dei trasporti”. “Sono necessari tassi di incorporazione sufficienti che garantiscano la sostituzione dei carburanti fossili con fonti rinnovabili, non una politica che utilizza moltiplicatori artificiali per gonfiare i risultati e dare l’impressione di successo mentre la dipendenza dell’UE dai carburanti fossili aumenta”, ha aggiunto Pesonen.
Tra i punti chiave necessari per il successo della politica, ha esortato l’UE a mantenere al 7% fino al 2030 la parte massima di biocarburanti provenienti da colture arabili utilizzata nei trasporti. È inoltre necessario un obbligo vincolante di incorporazione per i fornitori di carburanti di almeno il 14% senza restrizioni tecnologiche. Il contributo dell’olio di palma e dei suoi derivati negli obiettivi climatici e ambientali dell’UE va rifiutato fin quando i problemi di sostenibilità come il disboscamento nei paesi d’origine non sarà risolto. “L’agricoltura europea non deve essere incolpata della deforestazione nei paesi non-UE”, ha insistito Pesonen. Infine, il Copa e la Cogeca chiedono l’eliminazione di tutti i moltiplicatori che danno un’immagine sbagliata del reale impatto ambientale dell’elettricità rinnovabile nei trasporti. Per leggere il documento di posizione, cliccare qui.
Fonte: Copa-Cogeca