Agrifish, i Ministri dell’agricoltura dell’UE in videoconferenza il 29 giugno 2020

La presidenza croata ha informato i ministri in merito ai progressi compiuti negli atti legislativi in relazione alla riforma della politica agricola comune (PAC). Il lavoro su questi documenti è stato riassunto in una relazione sullo stato di avanzamento, in cui la presidenza identifica anche le aree in cui ritiene che siano necessari ulteriori lavori.

I progressi compiuti sulla riforma della PAC sono notevoli. Ciò è ancor più vero date le circostanze estremamente difficili in cui la presidenza croata e gli Stati membri hanno dovuto lavorare per garantire che non si sprecasse tempo prezioso. Inoltre, siamo stati in grado di reagire alle sfide legate a COVID-19 e adottare misure per garantire la disponibilità di cibo in tutta l’UE e fornire sostegno agli agricoltori, ai pescatori e ai produttori di acquacoltura più colpiti dalla crisi.“, questo il commento di Marija Vučković, ministro dell’Agricoltura della Croazia

Agrifish, Bellanova: ruolo delle regioni centrale nello sviluppo rurale. Cambiamenti climatici: sostenere il settore agricolo con adeguate misure di adattamento.

Un ruolo delle Regioni più centrale nell’ambito del Piano strategico, soprattutto per lo sviluppo rurale; la necessità di una nuova Pac più ambiziosa “in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi più orientati alla sostenibilità“.
Sono due dei temi sollevati dalla Ministra Teresa Bellanova nel corso del Consiglio Agrifish che si è svolto in modalità videoconferenza con all’ordine del giorno lo stato dell’arte nel negoziato sulla PAC post 2020 a partire dalla Relazione della Presidenza.
Abbiamo apprezzato lo sforzo volto alla semplificazione di alcuni elementi relativi al modello di governance del futuro Piano strategico come i report, gli indicatori, la flessibilità sulla determinazione degli importi unitari. Tuttavia l’intero sistema appare ancora troppo complesso e di difficile gestione, e ritengo che in questa direzione ci siano ampi margini di miglioramento, per una maggiore semplificazione e sussidiarietà” ha esordito Bellanova evidenziando, nell’ambito degli interventi settoriali, la necessità di attivare misure più incisive a carattere strutturale per il settore dell’olio d’oliva.
La Ministra ha posto, poi, all’ordine del giorno altre questioni di forte rilevanza politica per l’Italia; oltre al ruolo delle Regioni nell’ambito del Piano strategico, la particolare attenzione che deve essere posta all’architettura verde e alla tutela del reddito degli agricoltori. “Nonostante gli sforzi compiuti” – ha affermato infatti Bellanova – “l’attuale formulazione del testo non consente di soddisfare appieno le giuste aspettative delle Regioni, che devono poter svolgere un ruolo più diretto nella gestione delle politiche di sviluppo menzionate“.
Quanto all’ “architettura verde“, Bellanova ha sottolineato: “Come ribadito più volte, la futura PAC dovrà contenere obiettivi ambiziosi in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi più orientati alla sostenibilità. Tuttavia il livello di ambizione ambientale deve necessariamente tener conto delle risorse a disposizione. I nostri agricoltori saranno in grado di seguire la strada che stiamo tentando di tracciare, solo se gli impegni da mettere in atto saranno adeguatamente compensati. La maggiore ambizione climatico-ambientale deve derivare da una pluralità di interventi su cui occorre garantire maggiore sussidiarietà agli Stati membri, da esplicitare nell’ambito del Piano Strategico della PAC. In questo ambito“, ha proseguito, “il settore agricolo ha bisogno, più di altri settori produttivi, di adeguate misure di adattamento, per rimanere competitivi nonostante i problemi provocati dai cambiamenti climatici in atto“.
Ed è per questa ragione che la Ministra ha chiesto di prevedere il rafforzamento dei “fondi di mutualizzazione“, “cui destinare una quota dei pagamenti diretti come base di intervento sufficientemente ampia per far fronte a rischi di livello catastrofale come le emergenze climatiche o fitosanitarie“.

 

Fonte: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali