È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea un parere elaborato dal Comitato europeo delle regioni sul rilancio delle zone rurali attraverso i piccoli comuni intelligenti. Nel documento, il Comitato dichiara di accogliere positivamente l’iniziativa della Commissione europea di pubblicare il documento EU Action for Smart Villages [azione dell’UE per i piccoli comuni intelligenti] in quanto lo stesso riconosce la necessità di introdurre azioni mirate a sostenere il rilancio delle zone rurali come luoghi in cui vivere e lavorare. Inoltre, il Comitato rileva che l’aumento della prosperità rurale e della vitalità delle zone rurali figura tra i compiti più urgenti, in quanto uno sviluppo territoriale più equilibrato può costituire la base per conseguire una maggiore sostenibilità socioeconomica e ambientale.

Tuttavia, il Comitato osserva che il documento risulta privo di ambizione, poiché costituisce semplicemente una raccolta di iniziative preesistenti. La richiesta è quella di maggiore ambizione e dell’elaborazione di una politica mirata e lungimirante in materia di piccoli comuni intelligenti nella prospettiva del periodo successivo al 2020, al fine di consolidare l’ampia gamma di strumenti «intelligenti» dell’UE basati sul territorio. Inoltre, viene sottolineato che i lavori preparatori vanno intrapresi fin d’ora per poter realizzare un programma sostenibile ed efficace per i piccoli comuni intelligenti nel prossimo periodo di finanziamento, prevedendo anche un coordinamento e sinergie migliori tra la politica dell’UE inerenti e i flussi di finanziamento mediante lo sviluppo di una politica integrata e di un meccanismo di sostegno per i piccoli comuni intelligenti.

Un altro punto fondamentale del documento riguarda l’importanza di uno stretto coordinamento a tutti i livelli di governo con lo scopo di individuare soluzioni «dal basso verso l’alto» e basate sul territorio. In questo contesto, un ruolo centrale nell’attuazione del quadro politico viene identificato nelle amministrazioni locali e regionali.

Il Comitato europeo delle regioni propone di estendere il concetto di «piccoli comuni intelligenti» a quello di «territori rurali intelligenti», integrando l’iniziativa nell’agenda rurale europea, in modo da favorire e sviluppare anche le sinergie tra i piccoli comuni limitrofi, all’interno dei territori rurali intelligenti.

Come viene evidenziato nel documento, la sfida da affrontare a lungo termine riguarda lo spopolamento delle zone rurali, attraverso azioni di supporto alla sostenibilità, rinnovo generazionale, e capacità delle zone rurali di attrarre popolazione, attraverso azioni semplici, facilmente replicabili ed accessibili a tutti i comuni. A questo si aggiunge la necessità di superare le difficoltà in materia di trasporti e connettività energetica, oltre che di infrastrutture a banda larga, e di conseguenza la mancanza di accesso ai servizi pubblici più importanti delle zone più periferiche.

Per scoprire di più sui punti discussi nel parere (riduzione del divario digitale, città e territori rurali intelligenti, mobilità ed energia, sostegno agli approcci dal basso), leggi il documento.

 

Fonte: EUR-Lex