Delle 1742 bovine testate, 763 risultavano positive per la chetosi (BHB ematico > 1.2 mmol/L), per una prevalenza del 44%. L’incidenza all’interno della singola mandria variava tra il 31 ed il 69%; il 78% degli animali positivi era individuato tra i giorni 3 e 9 di lattazione, mentre i restanti 162 (22%), tra i giorni 10 e 16. In seguito, ad esclusione di alcuni soggetti per malattie intercorrenti, mortalità o vendita, si includevano nel database 594 animali.
Nel complesso il 42% delle bovine mostrava risoluzione dello stato di chetosi entro una settimana dalla diagnosi. Alcuni fattori, quali la diagnosi di chetosi tra il giorno 3 e 9 post parto, la chetonemia < 2.2 mmol/L al momento della diagnosi e l’ordine di parto > 1 erano associati ad un tasso minore di guarigione.
Il trattamento B+C (Butafosfan-cianocobalamina) non influenzava il tasso di guarigione (P = 0.5) e non vi era interazione tra trattamento B+C e PG (glicole propilenico), con P = 0.2. *
Si identificava una interazione significativa tra la chetonemia al momento della diagnosi e la lunghezza del trattamento con PG necessaria alla guarigione (P < 0.001). La terapia con PG non influenzava, però, il tasso di guarigione negli animali con chetonemia compresa tra 1.2 e 2.4 mmol/L al momento della diagnosi. I soggetti con BHB > 2.4 mmol/L alla diagnosi, invece, mostravano un tasso di remissione 1.7 volte maggiore se trattati con PG per 5 giorni piuttosto che 3 giorni. L’ipoglicemia e l’ordine di parto maggiore di 1 al momento della diagnosi erano associati a iperchetonemia sia 1 sia 2 settimane dopo l’inizio del trattamento.
Le bovine in chetosi tra i giorni 3 e 9 dopo il parto producevano in media 2.4 kg di latte in meno rispetto alle corrispettive diagnosticate in chetosi tra i giorni 10 e 16. Tra gli animali ipoglicemici (glucosio < 2.2 mmol/L) al momento della diagnosi di chetosi, quelli che erano trattati con PG per 5 giorni mostravano poi un incremento produttivo di circa 3.4 kg di latte al giorno, mentre quelli che ricevevano B+C aumentavano la produzione di circa 3.1 kg di latte al giorno. L’effetto dei trattamenti (B+C o PG) sulla produzione lattea era meno evidente negli animali con glicemia > 2.2 mmol/L, probabilmente perché la capacità gluconeogenetica epatica in questo seconda categoria di animali era conservata almeno in parte. La somministrazione di ulteriori precursori del glucosio, quindi, non era in grado di evocare risposte metaboliche evidenti.
La terapia estesa con PG migliorava il tasso di guarigione, diminuiva la concentrazione di chetoni a fine trattamento negli animali con alti livelli di BHB (> 2.4 mmol/L) al momento della diagnosi e comportava maggiore aumento nella produzione lattea negli animali ipoglicemici. Sebbene la somministrazione di B+C non comportasse sostanziali differenze rispetto al trattamento con PG, si può comunque affermare che questo tipo di terapia ha effetti benefici negli animali ipoglicemici al momento della diagnosi. Bisogna comunque considerare che non è stato possibile creare un vero gruppo controllo (no terapia) in questo studio, sia per gli effetti della chetosi non trattata, sia per motivi etici.
La mancanza di un effetto positivo evidente del trattamento in animali con chetonemia inferiore a 2.4 mmol/L potrebbe essere dovuto allo stress subìto due volte al giorno per la somministrazione dei drench (il tessuto adiposo nel periparto è particolarmente sensibile all’azione delle catecolamine, NDR).
Sebbene la somministrazione di B+C non abbia mostrato differenze nel tasso di risoluzione della chetosi o delle concentrazioni di BHB a fine terapia, l’associazione di B+C e di PG può essere consigliabile per il miglioramento delle produzioni in animali con glicemia inferiore a 2.2 mmol/L al momento della diagnosi. L’impiego del PG per una durata di 5 giorni è consigliabile in soggetti con concentrazioni ematiche di BHB superiori a 2.4 mmol/L o di glucosio inferiori a 2.2 mmol/L al momento della diagnosi.
*Gli animali, assegnati random a 4 gruppi di trattamento, ricevevano:
- 25 mL di B+C sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 5 giorni
- 25 mL di B+C sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 3 giorni
- 25 mL di placebo (soluzione fisiologica sterile) sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 5 giorni
- 25 mL di placebo (soluzione fisiologica sterile) sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 3 giorni
Randomized clinical field trial on the effects of butaphosphancyanocobalamin and propylene glycol on ketosis resolution and milk production
Gordon JL et al.
Dairy Sci. 100:3912–3921
doi.org/10.3168/jds.2016-11926