Le malattie metaboliche affliggono un’ampia percentuale di bovine da latte dopo il parto a causa del bilancio energetico negativo. L’adattamento a questo status di priorità dei nutrienti per la mammella non è identico in tutti gli animali, per cui alcuni risultano più a rischio di malattia metabolica, rappresentata soprattutto da iperchetonemia. Questa, a sua volta, è correlata con un maggior rischio di dislocazione dell’abomaso, infertilità o subfertilità, diminuita produzione lattea, minor benessere e perdite economiche.

Il glucosio è essenziale per la produzione di latte e rappresenta un metabolita chiave per l’adattamento omeoretico di inizio lattazione. Le concentrazioni ematiche di glucosio e copri chetonici hanno generalmente andamento opposto, vi sono però animali che nonostante l’iperchetonemia mostrano anche livelli normali o oltre il limite superiore di glicemia. Ciò suggerisce l’esistenza di diversi meccanismi patogenetici per la chetosi e di conseguenza che siano possibili trattamenti differenti con varia efficacia.

Il glicole propilenico (PG) è stato descritto come principio terapeutico per la chetosi a partire dal 1954; esso rappresenta un precursore del propionato e quindi del glucosio. Più recentemente sono stati proposti il butafosfano e la cianocobalamina come metaboliti gluconeogenetici. La cianocobalamina, una forma della vitamina B12, stimola l’attività della matilmalonil-CoA mutasi, un enzima vitamina B12 – dipendente, appartenente alla via metabolica della gluconeogenesi. Il butafosfano, una fonte organica di fosforo, potrebbe contribuire alla gluconeogenesi attraverso la fosforilazione dei metaboliti intermedi. L’uso combinato dei due (B+C) in alcuni studi ha evidenziato un effetto pro-ruminativo dopo correzione chirurgica della dislocazione abomasale sinistra, un aumento del tasso di cura dalla chetosi e della produzione lattea in vacche multipare.

L’obiettivo di questo studio è stato esaminare l’effetto del trattamento, per diversi intervalli di tempo, con B+C e con PG, ai fini della risoluzione della chetosi nelle fasi iniziali della lattazione. Un obiettivo secondario è stato osservare l’associazione tra la concentrazione ematica di glucosio al momento della diagnosi di chetosi e di inizio del trattamento, con i risultati della terapia.

Gli animali inclusi nello studio appartenevano a 8 allevamenti situati in Ontario e ad 1 in Michigan. Le bovine erano testate per la chetosi attraverso il kit Precision Xtra tra 3 e 16 giorni postparto. La chetosi era definita per una concentrazione di BHB ≥ 1.2 mmol/L (88% sensibilità e 96% specificità). Nei soggetti chetotici, con lo stesso kit era valutata anche la glicemia (76.2% sensibilità e 92.7% specificità con cut-off di 2.2 mmol/L). Le bovine chetotiche erano assegnate random a uno dei 4 gruppi trattamento:

  • 25 mL di B+C sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 5 giorni
  • 25 mL di B+C sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 3 giorni
  • 25 mL di placebo (soluzione fisiologica sterile) sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 5 giorni
  • 25 mL di placebo (soluzione fisiologica sterile) sottocute una volta al giorno per 3 giorni + 300g PG orale per 3 giorni

Il personale di stalla e veterinario era all’oscuro dei gruppi di trattamento. Gli animali trattati erano valutati per chetonemia e glicemia una volta a settimana per due settimane dopo l’inizio del trattamento; si recuperavano dal software di stalla informazioni circa l’ordine di parto, i giorni di lattazione al momento dell’inclusione nello studio, parametri produttivi per i primi 30 giorni dopo l’inizio della terapia.

Le analisi statistiche erano condotte con software SAS. Tra le variabili considerate vi erano il tasso di cura (BHB ematico < 1.2 mmol/L) ad una settimana dall’inizio del trattamento, il mantenimento dello status “negativo per la chetosi” (BHB ematico < 1.2 mmol/L) anche al secondo controllo (seconda settimana dopo inizio del trattamento), le concentrazioni di BHB alla settimana 1 e 2 dopo l’inizio del trattamento, la produzione di latte nei 30 giorni successivi all’inizio della terapia.

 

 

Randomized clinical field trial on the effects of butaphosphancyanocobalamin and propylene glycol on ketosis resolution and milk production

 

Gordon JL et al.

Dairy Sci. 100:3912–3921

doi.org/10.3168/jds.2016-11926