Stando a quanto riportato in una nuova relazione della Corte dei conti europea, l’UE dovrebbe fare di più per sfruttare le sinergie tra le proprie politiche in materia di fonti di energia rinnovabili e in materia di sviluppo rurale. La Corte ha esaminato il collegamento tra energia da fonti rinnovabili e sviluppo rurale. Ha concluso che, sebbene vi fossero potenziali sinergie, queste rimanevano per lo più non realizzate.

Per incentivare la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili, sono disponibili numerosi programmi di finanziamento UE e nazionali: una delle fonti UE è il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Tuttavia, la Corte ha osservato che la Commissione non è stata in grado di fornire informazioni aggiornate esaurienti sul sostegno finanziario alle energie rinnovabili, sia in termini complessivi che a titolo del FEASR.

I fondi disponibili per lo sviluppo rurale possono svolgere un ruolo nel conseguimento dei valori-obiettivo UE e nazionali in materia di energie rinnovabili, ma le zone rurali dovrebbero trarre vantaggio quando il sostegno per le energie rinnovabili è venuto dai fondi per lo sviluppo rurale”, ha affermato Samo Jereb, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “La Commissione europea non ha fornito sufficienti chiarimenti o orientamenti al riguardo”.

Relazione speciale n. 5/2018: Energia da fonti rinnovabili per uno sviluppo rurale sostenibile: vi sono notevoli sinergie potenziali, ma per lo più non realizzate

Fonte: Corte dei Conti Europea