Nessun accordo sulla proposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel sull’entità complessiva del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE e sulle relative modalità di assegnazione.
“Sfortunatamente, non è stato possibile raggiungere un accordo. Abbiamo osservato che abbiamo bisogno di più tempo. Sappiamo che questo bilancio europeo è un negoziato molto difficile, soprattutto dopo la Brexit e un vuoto tra 60 e 75 miliardi di euro. Abbiamo lavorato molto duramente per cercare di conciliare le diverse preoccupazioni, i diversi interessi, le diverse opinioni sul tavolo. Ma abbiamo bisogno di più tempo. Significa che vedremo in futuro come è possibile lavorare su questo argomento per avere successo, al fine di ottenere l’unanimità in seno al Consiglio“, ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
“Non possiamo permetterci un approccio contabile con vedute ristrette e con una completa mancanza di visione politica. Non con con le grandi sfide che ci attendono e che richiedono forti impegni in materia di bilancio per soddisfare le ambizioni dell’Unione, in particolare nel guidare la lotta ai cambiamenti climatici, garantendo la transizione digitale e diventando più forti sulla scena internazionale“, afferma il team negoziale del PE per il bilancio a lungo termine dell’UE. “La proposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel era chiaramente priva di ambizione e coerenza e invitiamo i capi di Stato o di governo a proseguire le discussioni al fine di trovare un buon accordo. Ci aspettiamo che gli Stati membri superino lo stallo per quanto riguarda le proprie risorse. Le modifiche proposte non sono sufficienti per il Parlamento, che ricorda che non darà il proprio consenso al Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) senza una riforma soddisfacente. Incoraggiamo gli Stati membri a non mettere da parte questo problema e a compiere progressi reali. Abbiamo bisogno di un paniere di nuove risorse proprie e di un impegno vincolante per introdurre nuove fonti di entrate nel corso del prossimo QFP.“
Confagricoltura: preoccupa il mancato accordo al Consiglio europeo
“All’indomani della Brexit, il mancato accordo al Consiglio europeo sul bilancio pluriennale è preoccupante. L’Unione europea, però, non può uscire dalla crisi con un bilancio bloccato sull’1% del PIL degli Stati membri. E’ una questione di visione strategica, non solo di solidarietà. Esprimo pieno apprezzamento per la posizione assunta dal presidente del Consiglio Conte”.
E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’esito del Consiglio europeo che non è riuscito a raggiungere un’intesa sul quadro finanziario della UE per il periodo 2021-2027.
“Nonostante alcuni miglioramenti emersi nel corso dei lavori – aggiunge Giansanti – per l’agricoltura, chiamata ad aumentare la sostenibilità ambientale, c’era sul tavolo un taglio dei fondi per i prossimi anni di oltre il 10% rispetto alla dotazione attuale”.
“In più, era confermato il varo di strumenti particolarmente penalizzanti per le imprese agricole italiane, come la convergenza degli aiuti diretti erogati nei diversi Stati membri senza alcun riferimento alla diversità dei costi di produzione, e il blocco dei pagamenti alle imprese di maggiore dimensione”.
“Occorre imboccare altre strade, per raggiungere i traguardi proposti dalla Commissione europea, – conclude il presidente di Confagricoltura – dalla crescita economica alla neutralità climatica. L’Italia ha un importante ruolo da svolgere per trovare, alla fine, un accordo giustamente ambizioso per l’Europa e per l’agricoltura”.
Fonte: Parlamento europeo, Confagricoltura