ATTO SENATO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07202
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17Seduta di annuncio: 789 del 21/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: LAI BACHISIO SILVIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell’atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CUCCA GIUSEPPE LUIGI SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2017 ANGIONI IGNAZIO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2017
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Interrogazione a risposta scritta 4-07202
presentata da
martedì 21 marzo 2017, seduta n.789
LAI, CUCCA, ANGIONI – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – Premesso che:
il comparto ovicaprino della Sardegna sta vivendo un momento di profonda crisi dovuta al calo del prezzo del pecorino romano;
tale calo è stato determinato da un forte squilibrio tra domanda ed offerta e dunque da una sovrapproduzione di pecorino romano;
il prezzo del pecorino romano si è praticamente dimezzato, passando da 9,50 euro al chilogrammo a 5,20 euro, con conseguenze pesantissime sul prezzo del latte, che ha perso oltre la metà del suo valore, sul reddito degli allevatori, che ha subito una diminuzione pari a circa il 40 per cento, mettendo in crisi circa 12.000 allevamenti presenti sull’isola;
nelle ultime settimane agricoltori, pastori, imprenditori, addetti del settore e organizzazioni di categoria hanno richiamato l’attenzione delle istituzioni locali e nazionali sul problema, chiedendo l’adozione di misure tempestive e concrete a sostegno del comparto;
considerato che:
la Regione Sardegna ha risposto destinando 14 milioni di euro del bando per gli indigenti alla vertenza latte, per ritirare dai caseifici le partite invendute di formaggio e innalzare il prezzo pagato ai produttori per ogni litro di latte;
per il medesimo bando il Governo ha invece destinato una somma pari a 4,1 milioni di euro per l’acquisto del pecorino romano;
la somma destinata dal Governo è stata ritenuta inadeguata a rispondere ai problemi del settore ed ha creato notevole malcontento e insoddisfazione nel mondo agropastorale sardo;
nel recente passato davanti ad una situazione di crisi analoga che ha riguardato il parmigiano reggiano il Governo, nei bandi emanati, non solo non ha fissato un tetto massimo di acquisto ma ha anche fatto esclusivo riferimento al parmigiano reggiano senza menzione per il pecorino romano;
considerato, infine, che, la quantità di pecorino romano in eccesso è molto alta, tra i 100 e i 120.000 quintali, di conseguenza la decisione di destinare la somma di 4,1 milioni di euro per il pecorino romano non consente agli allevatori e alle imprese del settore di superare il profondo stato di crisi in cui versano,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover intervenire con la massima sollecitudine per affrontare la crisi del settore ovicaprino sardo, adottando misure concrete che consentano di contrastare e superare le pesanti conseguenze che la drastica diminuzione del prezzo del pecorino romano ha prodotto e continua a produrre sull’economia sarda;
se non ritenga che, per superare il grave e perdurante stato di crisi in cui versa il settore ovicaprino, non sia necessario destinare a tale settore maggiori risorse, rivalutando la decisione di destinare la somma di 4,1 milioni di euro per l’acquisizione del pecorino romano nell’ambito del bando indigenti, assicurando, in tal modo, agli allevatori e alle imprese del mondo agropastorale sardo di poter contare sugli stessi benefici e sul medesimo trattamento riservato, negli anni passati, ai produttori di altri tipi di formaggio per i quali non è stato previsto nessun tetto massimo nei bandi specifici emanati dal Ministero.
(4-07202)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):domanda e offerta
sostegno agricolo
prezzo alla produzione