Il Ministero della Salute ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Conferenza delle Regioni il nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza 2017-2020 (PNCAR), con l’auspicio che il documento – che detta le strategie e i programmi per fare fronte a quella che, nel nostro Paese più che in altri, rischia di diventare una vera e propria emergenza sanitaria – possa essere messo all’ordine del giorno della prima riunione utile della Conferenza per l’intesa.
Le principali azioni da realizzare secondo il Piano nazionale di contrasto dell’Antimicrobico resistenza 2017-2020 sono sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti, comprese quelle correlate all’assistenza sanitaria; uso appropriato e sorveglianza del consumo di antibiotici, con una riduzione dell’impiego entro il 2020 superiore al 10% in ambito territoriale e oltre il 5% in ambito ospedaliero e un taglio oltre il 30% nel settore veterinario (rispetto ai livelli 2016). Potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia, con il 100% delle regioni attrezzate alla sorveglianza e un numero di laboratori adeguato a seconda della popolazione; formazione degli operatori sanitari, educazione della popolazione e ricerca mirata.
Il PNCAR 2017-2020 disegna un percorso per l’azione che comprende obiettivi precisi e azioni, per i quali è previsto un processo di monitoraggio e valutazione basato su indicatori quantitativi misurabili.
A mettere a punto il PNCAR 2017-2020 è stato il Gruppo di Lavoro sull’AMR, cui hanno partecipato il Ministero della Salute, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’Istituto superiore di Sanita (ISS), rappresentanti delle Regioni e delle Società scientifiche che hanno lavorato anche in base alle indicazioni dell’OMS ed in base alle conclusioni del Consiglio d’Europa del 17 giugno 2016.
Fonte: FNOVI