Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo trimestre 2020 sono diminuite nelle quantità di 184.000 tonnellate (-3,5%) e nei valori di 47,5 milioni di Euro (-3,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tra i cereali in granella si riscontra la riduzione dell’import sia di frumento tenero (-178.000 t), che di granturco (-87.000 t) e orzo (-27.700 t). Risultano invece in aumento gli acquisti dall’estero di grano duro (+157.000 t) e di altri cereali minori (+18.500 t). L’import di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato, si riduce di 11.200 t (-18%). Per quanto riguarda il comparto dei semi oleosi e proteici, si rileva in diminuzione l’import dei semi e frutti oleosi (-40.000 t) e l’import di farine proteiche vegetali (-13.200 t).
Le esportazioni dall’Italia nel primo trimestre 2020 aumentano nelle quantità di 157.400 tonnellate (+14,5%) e nei valori di 149,7 milioni di Euro (+16,8%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risulta in aumento soprattutto l’export di pasta alimentare di 97.000 t (+21%), di cui +72.000 t destinate ai Paesi comunitari e dei prodotti trasformati (+37.000 t, pari a +15%). Pure in aumento il riso di 23.700 t (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato) di cui +11.000 t destinate alla Germania e +5.900 t alla Francia ed i mangimi a base di cereali (+4.300 t, pari a +5,5%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi tre mesi del 2020 un esborso di valuta pari a 1.433,0 milioni di Euro (1.480,5 nel 2019) ed introiti per 1.041,8 milioni di Euro (892,1 nel 2019).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -391,2 milioni di Euro, contro -588,4 milioni di Euro nel 2019.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
Fonte: Anacer