Oggetto: Accordo UE-Mercosur: urgente revisione dell’accordo per tutelare adeguatamente il settore zootecnico italiano ed europeo

Il 28 giugno 2019 la Commissione UE e i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay) hanno definito un accordo commerciale che autorizzerà l’ingresso nel mercato comunitario di circa 100 000 tonnellate di carne bovina e di 160.000 tonnellate di pollame dal Mercosur. I produttori italiani e Assocarni hanno lanciato l’allarme sulle pesantissime ripercussioni che quest’accordo avrà nel mercato dell’UE, per il fatto che gli standard produttivi delle carni sudamericane sono inferiori e meno onerosi di quelli europei in termini di sicurezza, tracciabilità e sostenibilità. Di conseguenza, l’aumento esponenziale di importazioni di queste carni in Europa metterà a rischio la sopravvivenza della produzione nostrana a causa della concorrenza al ribasso del Mercosur.

Considerando quanto precede, può la Commissione indicare:

1) Se prenderà in considerazione la possibilità di rivedere l’accordo UE-Mercosur, stanti le preoccupazioni dei produttori italiani?
2) In caso contrario, come intende sostenere i produttori e gli operatori italiani ed europei che subiranno danni economici dalla concorrenza sleale del Mercosur?

 

IT
E-002412/2019
Risposta di Cecilia Malmström
a nome della Commissione europea (21.11.2019)

Tutte le concessioni agricole accordate al Mercosur nell’ambito dell’accordo sono attentamente calibrate in modo da offrire un significativo accesso al mercato al Mercosur, tenendo comunque pienamente conto degli interessi degli agricoltori dell’UE. Nel caso di prodotti sensibili, la concessione assume generalmente la forma di contingente tariffario limitato a una percentuale molto ridotta del mercato dell’UE e applicato gradualmente. Inoltre, l’accordo comprende un meccanismo bilaterale di salvaguardia che consente all’UE di sospendere una preferenza tariffaria che produca un aumento significativo delle importazioni, causando o minacciando di arrecare un grave pregiudizio ai produttori dell’UE.

Tali concessioni fanno parte di un equilibrio generale all’interno dell’accordo, che eliminerà ogni anno 4 miliardi di EUR di dazi doganali sulle esportazioni dell’UE, aprendo così ampie opportunità di esportazione per le imprese italiane ed europee, compresi i produttori agroalimentari in settori quali il vino, le bevande spiritose, l’olio d’oliva, i prodotti dolciari, le carni suine e i prodotti lattiero-caseari.

Sia il contingente di carni bovine sia quello di pollame che saranno aperti nell’ambito dell’accordo UE-Mercosur rappresentano circa l’1% del consumo europeo di ciascun prodotto sul mercato dell’UE. Entrambi i contingenti sono ben lungi dal coprire le attuali importazioni dell’UE provenienti dai paesi del Mercosur, gran parte delle quali entrano già versando l’intera tariffa relativa ai paesi terzi. Si rileva che l’effetto principale dei contingenti sarà quello di esonerare le importazioni attuali dal pagamento dei dazi piuttosto che quello di creare nuovi flussi commerciali.

Il commissario Hogan ha annunciato che la Commissione europea si impegna a mettere a disposizione un pacchetto di sostegno di 1 miliardo di EUR per il settore agricolo, nell’improbabile caso in cui l’attuazione dell’accordo comporti turbative del mercato. Tale finanziamento supplementare verrebbe utilizzato per attuare misure possibili nel quadro dell’organizzazione comune dei mercati. L’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che, quando la situazione lo richiede, l’Unione Europea dispone degli strumenti politici necessari, nell’ambito della politica agricola comune per intervenire efficacemente.

 

Fonte: Parlamento Europeo