Le sigle di tutte le organizzazioni imprenditoriali europee hanno scritto al Parlamento europeo affinché proceda all’approvazione del JEFTA, l’accordo di libero scambio concluso tra il Giappone e l’Unione europea, così che possa essere ratificato al più presto.

Il Giappone è la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina, ha oltre 127 milioni di abitanti ed è il secondo maggior partner commerciale della UE in Asia dopo la Cina. Nel settore agroalimentare è il quarto mercato di riferimento per l’Europa tra i Paesi extra UE dopo gli USA, la Cina e la Svizzera. Circa il 10% degli scambi del Giappone avviene con la UE, che, pertanto, è al secondo posto tra i suoi partner commerciali.

Questo mercato, quindi, rappresenta potenzialità enormi per le nostre imprese; già oggi (con dazi elevati e procedure e norme commerciali diverse da quelle internazionali ed altre barriere non tariffarie), in base ai dati pubblicati dalla UE, le imprese europee vi esportano annualmente prodotti per 58 miliardi di euro e servizi per 28 miliardi di euro.

La Commissione europea ha valutato in un miliardo di euro l’anno il valore delle tariffe pagate dalle imprese esportatrici che con l’entrata in vigore dell’Accordo sarebbe quasi totalmente risparmiato ed in particolare per il comparto agroalimentare ha previsto una crescita dell’export della UE verso il Giappone tra il 170% ed il 180% con un incremento di 10 miliardi di euro con l’applicazione dell’accordo.

Fonte: Confagricoltura