Mercato alla produzione
Prezzi medi nazionali settimanali
Il punto sul mercato
In ritardo rispetto ai normali calendari stanno per concludersi le operazioni di raccolta del frumento in tutti gli areali vocati della penisola. Un clima primaverile particolarmente sfavorevole al regolare sviluppo delle colture ha determinato un peggioramento del livello quali-quantitativo medio delle produzioni in confronto alla precedente campagna, con problemi fitosanitari diffusi sia per il tenero sia per il duro.
Nella prima settimana della campagna 2018/19 il prezzo medio all’origine del duro si è attestato a 200,40 €/t, in calo del 7,5% sul valore medio osservato a inizio luglio 2017, pur risultando in lieve ripresa rispetto alle quotazioni registrate nel corso di giugno 2018, riferite a prodotto del vecchio raccolto. Verosimilmente, nonostante la nuova produzione presenti bassi pesi specifici con un’elevata incidenza di merce slavata, i timori degli operatori su un’offerta nazionale meno abbondante del previsto stanno sostenendo i listini.
Relativamente al tenero, il prezzo medio nell’ultima rilevazione è risultato pari a 179,65 €/t, in lieve flessione (-2,7%) rispetto all’esordio della precedente campagna. Sui mercati a termine internazionali le quotazioni per la scadenza di settembre sono invece aumentate sulla scia delle ultime stime sul raccolto europeo, riviste al ribasso a causa del prolungato periodo di siccità che sta interessando diversi paesi chiave dell’Europa centro-orientale.
Tra i prodotti della macinazione, da segnalare solamente il lieve apprezzamento (+5 €/t) delle semole quotate sulla piazza di Bologna.
Prezzi medi per piazza
Mercato all’ingrosso
Prezzi medi nazionali settimanali
Prezzi medi per piazza
Fonte: Ismea